La televisione svizzera per l’Italia

Industria orologiera chiede più sostegno a politica

orologiaio al lavoro
L'industria vive un brutto periodo. Keystone-SDA

L'industria orologiera svizzera attraversa un periodo difficile: la domanda mondiale è in calo e il franco forte sta mettendo sotto pressione il ramo, che ora chiede alle autorità di sostenere l'industria d'esportazione.

Sono necessarie misure concrete per rafforzare la competitività dell’industria orologiera e preservare la stabilità economica del settore delle esportazioni, affermano in un comunicato diffuso martedì la Federazione dell’industria orologiera (FH) e la Convenzione padronale dell’industria orologiera svizzera (CP).

A soffrire maggiormente della contrazione delle vendite e del franco forte sono i fornitori di componenti e i produttori di orologi dei segmenti di prezzo medio e basso.

Le conseguenze per il settore sono gravi: delle 700 aziende con circa 65’000 dipendenti, spiegano le associazioni di categoria, molte hanno già fatto ricorso all’orario ridotto, prolungato le ferie estive o perfino effettuato licenziamenti. Inoltre, l’evoluzione futura è difficile da prevedere, e non sussistono prospettive di miglioramento a breve termine.

FH e CP chiedono quindi di intervenire: la Banca nazionale svizzera (BNS), ad esempio, ha un margine di manovra sufficiente per agire sul mercato dei cambi e indebolire il franco. Chiedono inoltre alla Confederazione di migliorare le condizioni quadro; in questo contesto accolgono con favore i progressi compiuti nel libero scambio con la Cina, l’India e gli Stati del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay).

Secondo le due le associazioni occorre pure ridurre gli oneri amministrativi per le imprese: ciò deve rimanere l’obiettivo di Confederazione, Cantoni e Comuni, di modo che le aziende possano concentrarsi sugli affari.

Attualità

vetrina ufficio regionale di collocamento

Altri sviluppi

SECO: “L’aumento della disoccupazione non sorprende, salirà ancora”

Questo contenuto è stato pubblicato al Il lieve incremento della disoccupazione in settembre (al 2,5%, dopo il 2,4% di agosto) non sorprende la Segreteria di stato dell'economia (Seco), che si aspetta un ulteriore rialzo, seppur non troppo forte.

Di più SECO: “L’aumento della disoccupazione non sorprende, salirà ancora”
macerie

Altri sviluppi

A un anno dal massacro del 7 ottobre per mano di Hamas, la Svizzera è divisa

Questo contenuto è stato pubblicato al A un anno dal sanguinoso attacco terroristico perpetrato da Hamas contro Israele il 7 ottobre e dalla successiva rappresaglia dello Stato ebraico a Gaza e in Libano, sulla questione palestinese e sulla situazione in Medio Oriente la Svizzera appare più che mai divisa.

Di più A un anno dal massacro del 7 ottobre per mano di Hamas, la Svizzera è divisa
strage di brescia

Altri sviluppi

Strage di Brescia, Toffaloni presto in Italia?

Questo contenuto è stato pubblicato al Il presunto esecutore materiale dell’attentato di Piazza della Loggia potrebbe comparire in aula a novembre - Del caso si era occupata anche un’inchiesta di Falò.

Di più Strage di Brescia, Toffaloni presto in Italia?
sportello urc

Altri sviluppi

Cresce la disoccupazione, in settembre tasso al 2,5%

Questo contenuto è stato pubblicato al In settembre il tasso di disoccupazione è salito di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente, arrivando al 2,5%. Lo rende noto la Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Di più Cresce la disoccupazione, in settembre tasso al 2,5%
bns

Altri sviluppi

Dopo il calo dell’inflazione elvetica, gli esperti guardano alla BNS: “Abbasserà i tassi”

Questo contenuto è stato pubblicato al Dopo il dato dell'inflazione in sensibile calo - il rincaro si è attestato allo 0,8% in settembre, a fronte dell'1,1% di agosto - gli sguardi degli operatori di mercato tornano a rivolgersi alla Banca nazionale svizzera (BNS): sono attesi ulteriori tagli dei tassi.

Di più Dopo il calo dell’inflazione elvetica, gli esperti guardano alla BNS: “Abbasserà i tassi”
logo rtr

Altri sviluppi

Riduzione dell’organico anche alla Radiotelevisione della Svizzera romancia RTR

Questo contenuto è stato pubblicato al La Radiotelevisione romancia (RTR) deve risparmiare circa 600'000 franchi entro il 2026. È stato quindi elaborato un piano per raggiungere questo obiettivo, che interesserà "diversi settori dell'azienda e comporterà una riduzione del personale".

Di più Riduzione dell’organico anche alla Radiotelevisione della Svizzera romancia RTR

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR