Nel cda di Stadler Rail l’ex ministra dei trasporti
Doris Leuthard entrerà nel consiglio d'amministrazione del produttore di treni Stadler Rail. La candidatura dell'ex consigliera federale, che per otto anni ha ricoperto l'incarico di ministra dei trasporti, sarà proposta all'assemblea generale del 30 aprile, ha indicato giovedì l'azienda con sede nel canton Turgovia.
“Grazie alle sue competenze in materia di traffico e infrastrutture e la sua esperienza politica”, ha dichiarato il presidente di Stadler Rail Peter Spuhler, sarà “una risorsa importante per il consiglio di amministrazione”.
Doris Leuthard ha rappresentato il Partito popolare democratico in Consiglio federale dal 2006 al 2018. Fino al 2010, ha diretto il Dipartimento federale dell’economia, dal 2010, il Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni DATEC.
In una notaCollegamento esterno, Stadler Rail sottolinea come la candidatura dell’ex ministra rispetti il periodo d’attesa di un anno chiesto ai responsabili politici che lasciano il governo federale per il settore privato.
L’ex consigliera federale fa già parte dei cda di altre aziende, come Coop e Bell.
In settembre, il Consiglio degli Stati (camera alta del Parlamento svizzero) ha respinto un’iniziativaCollegamento esterno della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (camera bassa) che mirava a impedire agli ex consiglieri federali di accettare subito un mandato legato alla loro precedente funzione. Per la maggioranza, è auspicabile che gli ex ministri, specie se giovani, ricomincino un’attività lucrativa ed evitino di pesare sulle finanze federali.
La questione della presenza di ex ministri in consigli di amministrazione non è nuova. In passato aveva suscitato polemiche l’ingresso del socialista Moritz Leuenberger nel cda del numero uno svizzero della costruzione Implenia, poco dopo la sua uscita dal Consiglio federale.
Discussioni erano state provocate anche dal liberale-radicale Kaspar Villiger, membro del Governo sino al 2003: era entrato a far parte del cda di Nestlé l’anno seguente e aveva poi ottenuto mandati da Swiss Re e alla Neue Zürcher Zeitung. Nel 2009, aveva inoltre assunto la presidenza del consiglio d’amministrazione di UBS.
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