Nella rete dei predatori pedofili
Lui ha 46 anni, lei 13. Si sono conosciuti online. Lui l’ha corteggiata, nonostante la sua tenerissima età, fino a convincerla ad incontrarsi. Non sapeva però che dietro quel profilo non c’era una timida e sprovveduta ragazzina di Lugano, ma un nostro collega giornalista.
Questo contenuto è stato pubblicato il 18 aprile 2021 - 21:30Funziona così, si fingono adolescenti in cerca di amicizie virtuali o ragazzini timidi in vena di confidenze online. In altri casi non esitano a mostrarsi per ciò che sono: adulti in caccia di minorenni.
Quasi un minorenne svizzero su due ha già ricevuto avance sessuali da parte di un adulto sui social network, Facebook, Instagram o TikTok. E durante la pandemia, complici la mobilità ridotta e il telelavoro, il numero di adescamenti di minori online ha fatto registrare in tutto il mondo un ulteriore preoccupante balzo.
Chi sono le vittime e chi sono i carnefici? Patti chiari, la trasmissione della RSI, si è immerso in questo terribile universo, fatto di chiacchiere a sfondo sessuale, di scambi di immagini pornografiche, di proposte oscene, di pulsioni represse sfogate su una tastiera o davanti a una webcam. Lo ha fatto creando un profilo falso di una ragazzina tredicenne per immergersi nel lato più oscuro di internet. Cosa sarà capitato alla nostra adolescente virtuale?
tvsvizzera.it/fra con RSI
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