L'affluenza nelle sale cinematografiche elvetiche è stata in netta crescita nel 2023, in particolare nel canton Ticino.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Lo scorso anno i cinema nella Confederazione hanno registrato in totale 10,5 milioni di ingressi: il 16% in meno rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia di Covid-19, ma il 21% in più rispetto al 2022. Questi i dati principali dell’indagine su film e cinema pubblicata lunedì dall’Ufficio federale di statistica (UST). I biglietti venduti per film elvetici, ossia, secondo la definizione dell’UST, le produzioni nazionali e le coproduzioni maggioritarie, sono aumentati di 1,2 punti percentuali.
Il numero di ingressi per questi film è però ancora del 21% inferiore a quello registrato nel 2019. È così sia sul piano nazionale, che su quello regionale, almeno per quanto riguarda Svizzera tedesca e Romandia. Nella Svizzera italiana, invece, nel 2023 le produzioni nazionali hanno attirato circa 2,5 volte più spettatori che nel 2019. Questo dato elevato è dovuto principalmente al film Bonjour Ticino (Bon Schuur Ticino secondo il titolo originale) di Peter Luisi, che a sud delle Alpi ha generato da solo quasi la metà di tutti gli ingressi al cinema per i film rossocrociati.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Svizzera
Da gennaio arrivano nuovi milioni per il cinema svizzero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Da gennaio le piattaforme di streaming dovranno investire almeno il 4% dei loro proventi lordi realizzati nella Confederazione nel cinema svizzero.
Più della metà dei film svizzeri proiettati erano in tedesco standard o in schwytzerdütsch (dialetto svizzero tedesco): non sorprende, quindi, che la quota di mercato di questi lungometraggi sia stata significativamente più alta nella Svizzera tedesca (8,1%) rispetto alle altre regioni (3,0% in quella francese e 5,0% in quella italiana).
Sale sempre più occupate
Per la prima volta dal 2019 l’affluenza di pubblico al cinema ha superato la soglia dei 10 milioni, in progressione del 21% rispetto al 2022, avvicinandosi al dato registrato prima della pandemia (12,5 milioni). Tuttavia, il divario è ancora del -16% rispetto al periodo precedente la pandemia (2019). Nella Svizzera italiana questa percentuale è solo del -9%.
Nel 2023 sono stati proiettati 100 film in più rispetto al 2022, nonostante ci siano state nove nuove uscite in meno. In termini di proiezioni, si registra un calo del 5% rispetto al 2022 (-2% per i nuovi film). Il calo di questi due dati indica che il considerevole aumento degli ingressi nel 2023 è derivato principalmente dai blockbuster. I quattro film Barbie, Avatar: la via dell’acqua, The Super Mario Bros. Movie e Oppenheimer hanno generato da soli quasi un quarto del totale degli ingressi (23%).
Andare al cinema costa sempre di più
Nel 2023 il prezzo medio di un biglietto del cinema in Svizzera (importi nominali, non adeguati all’inflazione) è aumentato del 2,6%, raggiungendo una media nazionale di 16,30 franchi (indica anche equivalente in euro). Prezzi che comunque variano in base al tipo di cinema e di proiezione. Guardare un film in un cinema monosala costa in media 14,10 franchi (+1,4% rispetto al 2022), mentre bisogna sborsarne 21,90 per una proiezione in 3D in un multiplex.
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Novità presso BNS: pubblicherà le sintesi delle discussioni sui tassi guida
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dalla periferia di Lugano, dove si trova il suo presidente Martin Schlegel, la Banca nazionale svizzera (BNS) annuncia un'importante novità nella propria comunicazione.
Svizzere e svizzeri viaggiano di meno negli USA a causa di Trump
Questo contenuto è stato pubblicato al
La popolazione svizzera viaggia di meno negli Stati Uniti, sulla scia dell'impatto provocato dal presidente Donald Trump: lo afferma la Federazione svizzera di viaggi (FSV), l'associazione che riunisce le agenzie del settore.
Tox Info, raccolte 100’000 firme per salvare il servizio
Questo contenuto è stato pubblicato al
10'000 firme sono state consegnate mercoledì a mezzogiorno alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider per chiedere il salvataggio finanziario del Centro svizzero d'informazione tossicologica Tox Info Suisse.
Bloquons Tout, 29’000 persone manifestano in Francia
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia, schierata con 80'000 agenti per evitare blocchi e incidenti in questa giornata di tensione in Francia, attendeva non più di 100'000 manifestanti in tutto il Paese.
Droni sulla Polonia, numerose reazioni internazionali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non si sono fatte attendere le reazioni internazionali alle violazioni della spazio aereo polacco da parte di droni russi, prontamente abbattuti dalle forze militari di Varsavia.
Nuovi accordi con Ue, 61% favorevole secondo sondaggio Interpharma
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 61% della popolazione svizzera si dice favorevole a nuovi accordi con l'Unione Europea, il 30% è contrario e il 9% non si esprime.
Dazi USA, gli Stati vogliono prolungare a 24 mesi il lavoro ridotto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le aziende in difficoltà, anche in considerazione degli elevati dazi doganali statunitensi, potranno fare ricorso al lavoro ridotto per un massimo di 24 mesi, e non solo 18 come ora.
Baloise presenta buoni risultati all’alba della fusione con Helvetia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le gruppo assicurativo Baloise, in via di fusione con la sangallese Helvetia, ha ottenuto nei primi sei mesi dell'anno un utile netto attribuibile agli azionisti di 275,9 milioni di franchi, in crescita di oltre un quarto su base annua.
Attacco su Doha: la Svizzera denuncia la violazione della sovranità del Qatar
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera ha criticato martedì sera l'attacco israeliano contro responsabili del movimento islamista Hamas a Doha, definendolo "una chiara e inaccettabile violazione della sovranità e dell'integrità territoriale del Qatar".
Franco come bene rifugio? “Potrebbe rivelarsi gravoso per l’economia”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il dollaro è sempre meno bene rifugio, cosa che, in un contesto di maggiore avversione al rischio, potrebbe portare a un ulteriore apprezzamento del franco.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.