Arrestato in Italia per affiliazione alla ‘Ndrangheta, "Peppe la mucca" non verrà indagato in Svizzera
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“Peppe La mucca” non è più indagato in Svizzera. Il Ministero pubblico della Confederazione ha abbandonato l’indagine per presunto sostegno e partecipazione alla ‘Ndrangheta a suo carico (260ter del Codice penale). Giuseppe Larosa, cittadino italiano, era stato arrestato il 18 novembre 2014 in Italia con una quarantina di altre persone ed è in attesa di essere rinviato a giudizio con l’accusa di affiliazione all’organizzazione criminale.
La Procura federale, interpellata, ha deciso per il non luogo a procedere poiché “il sospetto di reato non ha trovato riscontro”. Nemmeno la Magistratura grigionese ha aperto procedimenti a carico di Larosa, che per oltre due anni ha vissuto a Pragg-Jenaz nei Grigioni con un permesso di dimora temporaneo, scaduto due mesi prima dell’arresto.
Dai Grigioni, secondo gli inquirenti italiani, il 51enne avrebbe invece tenuto i contatti con alcuni cellule in Lombardia e la cosca di Frauenfeld. Sarebbe difatti un “Mammasantissima” (un vertice) della “Ndrangheta calabrese e conferiva le doti agli affiliatiCollegamento esterno.
Da.Pa.
Sacra ‘Ndrangheta di Frauenfeld
Era il 22 ottobre 2015, quando il tribunale di Reggio Calabria, ha emesso una sentenza di dura condanna contro due ‘ndranghetisti della cosca di Frauenfeld, che controllerebbe alcune agenzie di bus attivi sulla tratta tra la Calabria e la Svizzera e specializzati anche in viaggi religiosi per Lourdes e Medjugorje. Maria Roselli e Marco Tagliabue, della redazione di Falò, hanno indagato sulle infiltrazioni dell’organizzazione mafiosa calabrese in Svizzera.
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