La settimana in Svizzera
Le decisioni del governo sulla politica ambientale e sanitaria, in relazione alla pandemia, sono state al centro della cronaca di questa settimana. Il Covid-19 ha attirato l'attenzione anche per i ritardi nelle forniture dei vaccini e per una truffa sugli aiuti di Stato scoperta in Ticino.
Due uomini s’affari italiani attivi a Lugano sono finiti in manette per una sospetta truffa sulle sovvenzioni erogate da Confederazione e Cantoni alle aziende colpite dalla pandemia di coronavirus.
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Crediti Covid, arrestati presunti autori di una truffa da 1,5 milioni
Test gratuiti anche per gli asintomatici e nuove regole sulla quarantena. È quanto ha stabilito mercoledì il governo federale nell’ambito delle misure contro la pandemia di coronavirus. Berna ha inoltre deciso nuovi aiuti economici per le aziende più colpite dalla crisi , mentre ha escluso l’obbligo di testare i lavoratori frontalieri.
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Test rapidi a tappeto e quarantene più brevi
il governo federale ha illustrato giovedì a Berna la “Strategia a lungo termine sul clima” in relazione all’Accordo di Parigi del 2015. Il documento, che fissa gli obiettivi per ciascun settore economico, prevede tagli alle emissioni di gas a effetto serra di quasi il 90% entro il 2050 nei trasporti, nell’edilizia e nell’industria.
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Berna vuole azzerare il CO2 entro il 2050
I ritardi nelle forniture di Pfizer/BioNTec e di Moderna stanno costringendo i cantoni elvetici a rivedere i propri piani di vaccinazione. Mentre il vaccino di AstraZeneca, approvato dall’EMA, non sarà omologato a breve in Svizzera.
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Vaccini, l’attesa sarà ancora lunga
La Banca nazionale svizzera aumenterà fino a 6 miliardi di franchi all’anno, in luogo dei 2 miliardi indicati nella precedente convenzione, i versamenti annui in favore di Confederazione e cantoni, le cui finanze sono state messe sotto pressione dalla pandemia.
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Pandemia, pioggia di milioni dalla Banca nazionale
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