La settimana in Svizzera
La pandemia ha tenuto banco anche questa settimana in Svizzera, soprattutto con la notizia che la Confederazione sarebbe un modello negativo nella sua gestione. Intanto i cantoni litigano per non ospitare pazienti Covid provenienti da altri cantoni, per motivi finanziari. E parlando di soldi una nostra inchiesta mostra come un'azienda di Lugano abbia movimentato dei carichi di greggio dello Stato islamico. Ma la settimana è stato caratterizzata anche da altre notizie. Scopritele.
La Svizzera guida l’infelice classifica degli Stati con il tasso di contagi più elevato. La grave situazione del Paese sta avendo dei risvolti negativi anche per l’immagine del Paese all’estero. L’analisi di un politologo basato in Francia.
PLACEHOLDERQuando in Svizzera un ospedale è prossimo alla saturazione, i pazienti sono trasferiti in un nosocomio di un altro cantone. È quello che dovrebbe avvenire in nome della solidarietà sanitaria intercantonale. Ma negli ultimi giorni alcuni ospedali hanno puntato i piedi. Il motivo? Principalmente i soldi.
PLACEHOLDERUna società di Lugano avrebbe movimentato dei carichi di greggio dello Stato islamico destinati ad essere raffinati in Sardegna e su cui indaga la Procura di Cagliari. La Svizzera ha risposto alle rogatorie italiane.
PLACEHOLDERUn sondaggio ha verificato eventuali mutamenti nel quadro dei consensi attribuiti ai vari partiti. Rispetto ai risultati dell’elezione del 2019 del Consiglio nazionale, emerge un quadro di sostanziale stabilità. Mentre il tema che preoccupa maggiormente gli svizzeri è naturalmente la pandemia che ha surclassato i temi ambientali.
PLACEHOLDERDopo le rivelazioni, per certi versi scioccanti, sui metodi di allenamento delle giovani ginnaste svizzere utilizzati a Macolin, il centro sportivo nazionale elvetico, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stato ritiene necessario istituire un sistema di segnalazione per evitare abusi nel settore dello sport.
PLACEHOLDERLa paradisiaca Engadina, regione grigionese famosa per i suoi alberghi di lusso, i suoi paesaggi da sogno e gli innumerevoli VIP che la visitano o che qui hanno una casa. Proprio qui tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, la droga e l’eroina in particolare hanno lasciato ferite che ancora fanno fatica a rimarginarsi.
PLACEHOLDERtvsvizzera.it/fra
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