La settimana in Svizzera
L'attualità della settimana appena trascorsa in Svizzera si è concentrata, non avrebbe potuto essere altrimenti, sull'epidemia di coronavirus. Tra misure sempre più strette per fermare i contagi spuntano anche iniziative solidali e piani di supporto per chi è colpito da un punto di vista economico.
Il Governo svizzero a varato nuove misure più incisive per contrastare il diffondersi del coronavirus venerdì.
Il giorno dopo l'introduzione di direttiva a livello nazionale, il cantone sudalpino fa un passo ulteriore, "sul modello italiano". Chiusi negozi "non essenziali", bar e ristoranti.
Alcuni responsabili di impianti di risalita in Svizzera hanno interpretato a modo loro le direttive e hanno proseguito l'attività anche il sabato. La cosa non è stata apprezzata dal ministro dell'interno.
Attraversare il confine è dunque diventato più difficile e la situazione cambia velocemente. Alcuni ticinesi hanno messo a disposizione alloggio gratuito ai frontalieri, principalmente per coloro impiegati nel settore sanitario.
La presa di coscienza riguardo all'epidemia non è arrivata in un sol colpo. Prima che il Governo elvetico agisse in modo più incisivo, una lettera di una signora milanese in villeggiatura in Engadina ci ha fornito un punto di vista particolare sulla situazione.
Concludiamo con una notizia che esula dal tema del coronavirus. Le Ferrovie federali svizzere (FFS) hanno presentato il bilancio dell'attività del 2019. Spicca il dato sulla puntualità che le stesse FFS reputano "insoddisfacente".
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