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La settimana in Svizzera

L'incontro del presidente elvetico con Donald Trump e disparità salariale tra uomini e donne. Sono due dei temi di cui si è discusso in Svizzera durante la settimana appena trascorsa, oltre a naturalmente le votazioni di questo fine settimana. Ripercorriamo qui, in pillole, l'attualità elvetica degli ultimi sette giorni.

Tema principale del meeting tra Ueli Maurer e Donald Trump è stato il ruolo della Svizzera di rappresentante degli interessi di Washington in Iran, ma la visita è stata anche un’occasione per abbordare altri temi, come l’accordo di libero scambio USA-Svizzera.

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Trump Maurer

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Incontro Maurer-Trump, “non si è discusso solo di Iran”

Questo contenuto è stato pubblicato al È durato quaranta minuti l’incontro tra il presidente della Confederazione elvetica Ueli Maurer e il presidente statunitense Donald Trump. Tema principale del meeting è stato il ruolo della Svizzera di rappresentante degli interessi di Washington in Iran, ma la visita è stata anche un’occasione per abbordare altri temi, come l’accordo di libero scambio USA-Svizzera. La Svizzera rappresenta gli interessi statunitensi in Iran dal 1980, dopo che Washington e Teheran hanno interrotto le relazioni diplomatiche. È soprattutto, per la situazione sempre più tesa con la Repubblica islamica che Trump avrebbe chiesto di incontrare Maurer. È stata la prima visita ufficiale di un presidente elvetico alla Casa Bianca. “Se pensate che sono qui solo per parlare di Iran, vi sbagliate”, ha comunque detto lo svizzero dopo l’incontro. Il mandato elvetico in Iran è confidenziale e non sono stati dunque forniti dettagli sulle discussioni. Il presidente elvetico ha però definito delle “fake news” la possibilità di un intervento armato americano contro Teheran. È stata discussa anche la situazione in Venezuela, dove Washington sta facendo pressioni affinché il presidente Nicolas Maduro si dimetta. La Svizzera si è detta pronta a rappresentare gli interessi statunitensi nel paese dell’America latina così come quelli venezuelani a Washington. Finora, Caracas non ha reagito a questa proposta. “Segnali positivi” Il dipartimento delle finanze diretto da Maurer ha fatto sapere che ci sono stati “segnali positivi” da parte di Trump nell’ambito di un possibile accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Svizzera. Anche il settore dell’agricoltura elvetico, secondo Maurer, riconosce che una tale intesa sarebbe una buona opportunità per la Svizzera. Un primo tentativo di accordo era sfumato nel 2006, proprio a causa dell’opposizione dei contadini. Il presidente elvetico ha poi detto che il suo omologo statunitense gli ha fatto una buona impressione. È molto aperto, ha un carattere comunicativo, è diretto e non complicato, ha detto. “Abbiamo avuto una discussione molto gradevole e penso che si possa andare d’accordo con lui”. Ha poi aggiunto: “Mi ha chiesto perché la Svizzera è così apprezzata da tutti. Penso che abbia una buona opinione del nostro paese”.

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Gli svizzeri erano chiamati alle urne per pronunciarsi su due riforme che riguardano antiche tradizioni elvetiche: la passione per le armi e i regali fiscali alle grandi società. Le due revisioni legislative – sostenute dal Governo e dalla maggioranza del Parlamento – sono state accettate. 

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Gli svizzeri seguono l’UE e proibiscono le armi semiautomatiche

Questo contenuto è stato pubblicato al Confermando i sondaggi, i votanti hanno accettato la revisione della legge sulle armi con il 63,7% di sì. In controtendenza con tutto il resto della Svizzera, il Ticino che l’ha bocciata con il 54,5% dei voti, come si vede nel grafico interattivo seguente: Vietate ma non bandite Con questa revisione, la Svizzera recepisce nella propria legislazione la nuova…

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Nel 2016, a parità di professione, formazione e grado gerarchico nell’azienda, le donne hanno percepito il 7,7% in meno di stipendio rispetto ai colleghi uomini.

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Immagine di due biscotti con la forma dei simboli maschile e femminile posati su due tovaglioli di colore diverso

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Disparità salariale, il 7,7% non si spiega

Questo contenuto è stato pubblicato al In Svizzera, a parità di professione, formazione e grado gerarchico in azienda, le donne continuano a guadagnare ingiustificatamente meno.

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Un presunto grave caso di dumping salariale è emerso a Ginevra. Coinvolge i trasporti pubblici della città e una ditta italiana. 

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Schema caporalato

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“Salari da fame” in un cantiere ginevrino

Questo contenuto è stato pubblicato al Le vittime della vicenda sarebbero gli operai italiani arrivati a Ginevra per lavorare sul cantiere di Vernier dove sorgerà il nuovo deposito dei tram cittadini, un progetto da 310 milioni di franchi a cui stanno lavorando 200 persone. Per costruire gli impianti elettrici è stata ingaggiata la ditta italiana Zaffaroni, che ha una succursale nel vicino cantone Vaud.…

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Uno studio svolto sulle ossa esumate dal cimitero della “casa di correzione Realta” nel cantone Grigioni, ha permesso di avere un’idea più precisa delle condizioni di vita e di salute delle persone internate in modo coatto nel periodo a cavallo tra XIX e XX secolo. E le verità che emergono non sono lusinghiere.

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Malgrado l’esistenza dal 2012 di una convenzione collettiva di lavoro, la tendenza al rialzo del lavoro interinale è giudicata preoccupante dall’Unione sindacale svizzera.

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Gli investimenti in ricerca e sviluppo collocano la Svizzera al terzo posto a livello mondiale dopo Corea del Sud e Israele, stando ai dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

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Primissimo piano di un blister sul quale sono posate tre provette; una pipetta riversa del liquido in una di esse

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Svizzera terza al mondo per spese di ricerca

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel 2017, il Paese ha destinato a ricerca e sviluppo una cifra pari al 3,4% del PIL. Secondo dati OCSE, solo Corea del Sud e Israele fanno di più.

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