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La settimana in Svizzera

Mentre emerge che la metà degli svizzeri assume almeno un farmaco alla settimana, il governo apre alla distribuzione controllata della canapa. Pubblicati i dati sull'export di armi e sul turismo, prendono il via i carnevali. In concomitanza coi quali un giovane indiano dà a St Mortiz una festa da 100 milioni di franchi. Riassunto della settimana.

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 marzo 2019
tvsvizzera.it/ri

Lo scorso maggio, il colosso farmaceutico Novartis aveva acquistato Avexis, azienda USA specializzata in terapie geniche. Lunedì, l'altra grande azienda svizzera del settore, Roche, ha rivelato come intende recuperare terreno: offre 4,3 miliardi per Sparks Therapeutics.

Sempre a inizio settimana, il comitato referendario che si oppone al recepimento della Direttiva UE sulle armi ha lanciato la campagna in vista della votazione di maggio. La ministra di giustizia e polizia è stata accusata di diffondere menzogne per favorire il sì.


Martedì, invece, sono stati pubblicati i dati relativi all'export di materiale bellico, di poco superiore al mezzo miliardo. Segnano il passo i mercati asiatici, a causa tra l'altro delle restrizioni imposte all'Arabia Saudita per via del conflitto nello Yemen, e quelli africani.

A incuriosire particolarmente i nostri lettori è stata però una festa di addio al celibato con 850 invitati e dal costo stimato di 100 milioni di franchi (110 mio di euro), in una nota località turistica dell'Engadina. Il festeggiato è il rampollo dell'uomo più ricco dell'India.

India che è l'ottavo paese di provenienza dei turisti in Svizzera. Nel 2018, rispetto al 2017, gli indiani hanno fatto registrare 70'000 pernottamenti in più. In calo, pur trovandosi ancora al settimo posto, gli italiani.

Questa è anche la settimana del carnevale (fatta eccezione per quello di rito ambrosiano, che si celebrerà per ultimo). Ecco uno dei servizi trasmessi dalla RSI: arriva dalla Svizzera centrale.

Intanto, il Consiglio federale (governo) apriva alla canapa. Il Parlamento dovrà vagliare la possibilità di condurre progetti pilota di distribuzione, nel tentativo di mettere fine a un mercato nero nel quale la qualità dei prodotti non è sottoposta ad alcun controllo. 

E se in Svizzera circa 200'000 persone consumano regolarmente canapa a scopo ricreativo, ormai oltre la metà degli adulti -il 50,3%- assume almeno un farmaco alla settimana. Più di tutti, antidolorifici e medicinali per problemi cardiovascolari.


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