La settimana in Svizzera
Lo sciopero dei lavoratori edili e lo stallo nei negoziati sull'accordo quadro tra Svizzera e Unione europea sono stati due dei temi di cui si è discusso questa settimana nella Confederazione. Ma si è parlato anche dello scioglimento dei ghiacciai, di servizi segreti e di una novità nel sistema di allerta in caso di catastrofi.
Cominciati lunedì in Ticino, l’ondata di scioperi dei lavoratori edili ha toccato tutte le regioni della svizzera questa settimana. Al centro delle proteste è il rinnovo del contratto nazionale il pensionamento a 60 anni.
Il tempo stringe per la Svizzera. I negoziati sull’accordo quadro con l’Ue si sono arenati soprattutto a causa delle misure di accompagnamento che Bruxelles non vede di buon occhio.
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L’accordo quadro con l’Ue si allontana
Misurazioni svolte su 20 ghiacciai di tutte le regioni della Svizzera hanno mostrato che il bilancio di massa – ovvero la differenza tra accumulazione e ablazione – è ancora una volta fortemente negativo.
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I ghiacciai svizzeri si sciolgono a vista d’occhio
Dopo i suoi primi cento giorni oggi alla guida dell’intelligence elvetica, Jean-Philippe Gaudin stila un bilancio positivo sulla nuova legge sulle attività informative. Grazie ad essa è stato possibile intervenire in modo più incisivo, evitando ad esempio il cyberattacco contro il laboratorio Laboratorio chimico di Spiez.
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La Svizzera non è un paradiso per gli 007
Novità per i segnali di allerta in caso di catastrofe. La Confederazione ha creato “alertswiss”, una App per smartphone che completa l’attuale sistema di allarme diffuso dalle sirene e di successiva informazione mediante le emittenti radio che coprono l’intero territorio nazionale.
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Una App ci avvisa in caso di catastrofe
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