La settimana in Svizzera
Mentre sempre più persone campano di aiuti sociali, in Svizzera si torna a discutere di armamenti: i nuovi caccia e i missili terra-aria costeranno 8 miliardi. La settimana ha visto inoltre la condanna per omicidio colposo di un automobilista che usava il cellulare al volante e la scelta della polizia zurighese di non divulgare la nazionalità di presunti autori di reati.
Lo scorso anno, il numero di beneficiari dell’aiuto sociale è cresciuto in media del 5,2% nelle città elvetiche. A ricevere un sostegno sono sempre più spesso cittadini extra-europei, ma la maggioranza dei beneficiari è di cittadinanza svizzera.
È stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo, e condannato mercoledì a 14 mesi di carcere sospesi per due anni, un automobilista del canton Neuchâtel. Nel 2016, mentre armeggiava con la tastiera del suo cellulare, aveva investito e ucciso un uomo in scooter.
La polizia comunale di Zurigo, nei comunicati stampa, non citerà più la nazionalità di presunti autori di reati. Un'omissione voluta per evitare discriminazioni che tuttavia, secondo un osservatore, potrebbe "rafforzare modelli di pensiero razzisti".
Mercoledì, il Consiglio federale ha annunciato che per rinnovare la flotta aerea militare saranno spesi fino a 8 miliardi di franchi. Il modello di caccia più gettonato è, a quanto pare, lo svedese Gripen, il cui acquisto fu affossato nel 2014 in votazione popolare.
Il tasso di disoccupazione in Svizzera è rimasto invariato, al 3%. Secondo quanto reso noto giovedì dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO), alla fine di ottobre i senza lavoro iscritti agli Uffici regionali di collocamento erano 134'800.
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