La settimana in Svizzera
La Svizzera ha bisogno di un'istanza che verifichi l'ammissibilità delle iniziative popolari? Un rapporto del Consiglio d'Europa riapre il dibattito. In settimana si è parlato inoltre della proposta di "consenso presunto" alla donazione d'organi, del ritorno della lontra e del sostegno del governo alla candidatura di Sion alle Olimpiadi invernali del 2026.
Troppa democrazia può nuocere ai diritti fondamentali. È quanto sostiene il commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa Nils Muižnieks, in un rapporto reso pubblico martedì. Iniziative popolari come "Il diritto svizzero anziché giudici stranieri", che intende sancire la prevalenza del diritto costituzionale elvetico su quello internazionale, collidono ad esempio con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Occorrerebbe quindi un'istanza che verifichi l'ammissibilità delle iniziative.
A proposito di iniziative popolari, martedì ne è stata lanciata una per introdurre il modello del "consenso presunto" nella donazione di organi. In Svizzera, il prelievo di organi è possibile solo in caso di dimostrato accordo del donatore o dei suoi familiari.
Scomparsa dalla fine del secolo scorso, la lontra potrebbe tornare a insediarsi in Svizzera. Diversi avvistamenti ne hanno confermato la presenza.
Mercoledì, si è aperto mercoledì a Francoforte il processo nei confronti di uno svizzero di 54 anni, arrestato in Germania il 28 aprile scorso con l’accusa di spionaggio a favore della Confederazione.
Il Consiglio federale ha deciso intanto di sostenere con quasi un miliardo di franchi la candidatura di Sion, Vallese, alle Olimpiadi invernali del 2026. Per il governo svizzero, i Giochi sono "una grande opportunità per lo sport, l'economia e la società del nostro paese". Per realizzarli, servirà però anche un consenso popolare.
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