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Si voterà sull’imposizione individuale dopo il “sì” di Argovia

donna scrive al pc portatile
Keystone-SDA

Il sostegno di Argovia al referendum contro l’imposizione individuale dei coniugi segna il raggiungimento della soglia necessaria di otto Cantoni contrari, aprendo così la strada a una votazione nazionale su una riforma fiscale che divide il Paese tra timori di costi e perdite fiscali e richieste di maggiore equità.

L’elettorato svizzero sarà chiamato a esprimersi alle urne sull’introduzione dell’imposizione individuale dei coniugi, misura approvata dalle Camere federali. Martedì anche il Gran Consiglio argoviese ha deciso di appoggiare il referendum cantonale contro questa riforma.

Argovia diventa così l’ottavo Cantone a schierarsi contro il nuovo sistema, sostenendo il referendum con 71 voti favorevoli e 59 contrari. La proposta era stata avanzata dal Governo cantonale. Hanno votato a favore dell’iniziativa l’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice), il Centro, il Partito evangelico svizzero (PEV, centro) e l’Unione democratica federale (UDF, destra conservatrice). Si sono invece opposti il Partito socialista (PS, sinistra), il Partito liberale radicale (PLR, destra), i Verdi e il Partito verde liberale (PVL, centro).

Secondo l’Esecutivo argoviese, la riforma comporterebbe costi aggiuntivi, possibili perdite fiscali e un aumento degli oneri amministrativi. I sostenitori dell’imposizione individuale, invece, ritengono che questa semplificherebbe il sistema fiscale e promuoverebbe l’uguaglianza.

La proposta del Parlamento federale, che rappresenta un controprogetto indiretto all’iniziativa popolare lanciata dalle donne del PLR, prevede che le coppie sposate presentino due dichiarazioni fiscali distinte.

Prima di Argovia, anche San Gallo, Turgovia, Svitto, Obvaldo, i due Appenzello e il Vallese avevano già deciso di sostenere il referendum cantonale.

Mercoledì si esprimeranno i parlamenti di Uri e Nidvaldo, che secondo gli osservatori dovrebbero anch’essi appoggiare il referendum. Altri Cantoni, tra cui Lucerna, Soletta, Sciaffusa e Glarona, hanno invece respinto la proposta, seppur con scarti minimi.

Parallelamente, UDC e Centro hanno avviato la raccolta firme per un referendum facoltativo contro l’imposizione individuale. Il termine per il lancio scade il 9 ottobre.

Un referendum cantonale è un evento raro

A livello cantonale, la maggior parte dei direttori dei Dipartimenti delle finanze si è detta contraria alla modifica del sistema. La Conferenza dei Governi cantonali ha raccomandato ai Cantoni di promuovere un referendum, che per essere valido richiedeva l’adesione di almeno otto Cantoni.

Un referendum di questo tipo è molto raro: finora ne è stato organizzato solo uno, nel 2003, quando 11 Cantoni si opposero a un pacchetto fiscale della Confederazione temendo forti perdite.

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