Import-export
Le esportazioni hanno avuto un ruolo importante per la Svizzera sin dal tardo Medioevo, sebbene sul piano statistico –riporta il Dizionario storicoCollegamento esterno– siano poco documentate fino al 1848. In quell’anno la Costituzione assegna alla Confederazione la competenza in materia di dogane, prima perlopiù cantonale.
L’importanza delle relazioni si fa evidente dopo la seconda guerra mondiale, con la crescita economica nei Paesi industrializzati: dal 1948, l’aliquota del commercio estero rispetto al PIL sale costantemente fino al 1977.
Tuttora la Svizzera, rileva l’Ufficio federale di statisticaCollegamento esterno (UST), fa parte dei paesi in cui il commercio estero contribuisce di più al prodotto interno lordo.
La bilancia commerciale
Storicamente, la Confederazione importa più beni di quanti ne esporti. Dal 1885 al 2000, la bilancia commercialeCollegamento esterno è risultata positiva solo una decina di volte, spesso in periodi straordinari (come nel 1945, fine della seconda guerra mondiale, 1953, fine della crisi coreana, e 1976, recessione dopo la crisi petrolifera).
Dal 2002, però, ha sempre avuto segno positivo.
La specializzazione, l’inserimento
Può colpire, a prima vista, che in alcuni settori importazioni ed esportazioni si equivalgano (in particolare macchine ed elettronica) o che ci siano forti importazioni in settori in cui la Confederazione stessa dispone di un’industria efficiente (prodotti chimici, strumenti e orologeria).
Sono sintomi, spiega il Dizionario storico della Svizzera, di alta specializzazione delle industrie del Paese e di forte inserimento strutturale nel commercio fra Paesi industrializzati. I quali, annota l’UST, nel 2014Collegamento esterno hanno assorbito il 60% delle esportazioni svizzere e fornito il 76% delle merci importate.
Segni dei tempi
ParagonandoCollegamento esterno l’export del 1970 alle cifre del 2014, spiccano una forte crescita dell’industria chimica e un tonfo del settore tessile.
Principali partner commerciali
Nel 2016Collegamento esterno i principali paesi d’esportazione sono stati: Germania (42,7 miliardi di franchi), USA (36,4), Regno Unito (32), Cina (26,8), Hong Kong (18,3), Francia (17,3) e Italia (14,4).
Anche sul fronte delle importazioni, il principale partner è stato la Germania (51,1 miliardi). Seguono: USA (24,1), Italia (19,5), Regno Unito (18,7), Francia (16,4), Emirati Arabi Uniti (16,1) e Cina (12,3).
L’Ue nel suo insieme occupa un posto essenziale nel commercio estero svizzero: 48% delle esportazioni, 56% delle importazioni.
Per saperne di più: Dizionario storico della SvizzeraCollegamento esterno, Ufficio federale di statisticaCollegamento esterno, Annuario statistico della Svizzera 2016Collegamento esterno
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