Impianti di risalita, la stagione parte male in Svizzera, tiene il Ticino
Il maltempo ha fatto partire a rilento la stagione estiva.
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Complice il maltempo, la stagione estiva è partita in modo negativo per gli impianti di risalita in Svizzera, mentre in Ticino si sfiora la stabilità.
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Keystone-ATS
Stando ai dati diffusi giovedì dall’associazione di categoria Funivie svizzere (FS), a livello nazionale nei mesi di maggio e giugno l’affluenza è scesa del 9% rispetto agli stessi mesi del 2023. Nel confronto con la media degli ultimi cinque anni si registra per contro una crescita del 24%: un dato che va però relativizzato tenendo conto dei due anni di pandemia che hanno comportato restrizioni e anche lunghe interruzioni dell’esercizio.
Se si escludono il 2020 e il 2021, limitando il paragone alla media del periodo 2022-2023, si osserva una contrazione del 2%. “Questo mostra come il settore del turismo di montagna sia influenzato da condizioni meteorologiche eccezionali”, commenta il direttore di FS, Berno Stoffel, citato in un comunicato. “Siamo convinti che le gite giornaliere sulle montagne aumenteranno di nuovo durante la stagione delle vacanze, quando le condizioni saranno favorevoli”.
Le differenze regionali rimangono peraltro importanti. Nel confronto con il 2023 i Grigioni segnano -27%, la Svizzera orientale addirittura -28%. Più ridotto è stato lo scarto osservato sulle Alpi friburghesi (-14%), in Vallese (-10%), nella Svizzera centrale (-7%) e nell’Oberland bernese (-5%). Il Ticino marcia sostanzialmente sul posto (-1%), mentre le Alpi vodesi mettono a referto un incremento del 5%.
Di più difficile interpretazione, proprio per l’impatto del coronavirus e delle relative chiusure, sono i confronti la media quinquennale: in questo ambito vanno comunque perlomeno segnalati il +33% dell’Oberland bernese, il +14% del Vallese e il +12% del Ticino, a cui fa da contraltare il – 25% dei Grigioni.
Il settore rimane peraltro fiducioso. “I risultati dell’estate scorsa hanno posto l’asticella molto in alto”, argomenta Stoffel. “Ora la stagione delle vacanze è alle porte e le nostre aziende hanno a disposizione un’offerta interessante che si rivolge a diversi gruppi e che offre a tutti momenti indimenticabili in montagna”, conclude il dirigente con studi in teologia che dal 2020 è alla testa di FS.
Funivie svizzere conta circa 350 membri di ogni regione del Paese, tra cui tutte le grandi e medie imprese del ramo, ma anche molte più piccole. L’associazione rappresenta le preoccupazioni e gli interessi comuni dei suoi membri e ne promuove la cooperazione. L’organizzazione ha sede a Berna e gestisce anche un centro di formazione a Meiringen, nell’Oberland bernese.
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