Impianti di risalita, è boom estivo, ma l’inverno resta fondamentale
Con un fatturato di 1,8 miliardi di franchi, le aziende degli impianti di risalita hanno vissuto un anno positivo, trainato in particolare dalla forte crescita registrata durante i mesi estivi.
Il 2025 è stato finora un anno positivo per le aziende che gestiscono gli impianti di risalita: il fatturato si è attestato a 1,8 miliardi di franchi, 200 milioni in più rispetto all’anno prima. Una forte crescita è stata osservata in modo particolare durante i mesi estivi, ha indicato mercoledì l’associazione di categoria Funivie svizzere.
Grazie soprattutto agli ospiti stranieri, l’attività nella stagione calda ha continuato a crescere a ritmi sostenuti, mentre in inverno la progressione è stata solo moderata, hanno spiegato i vertici dell’organizzazione in una conferenza stampa a Rapperswil-Jona (canton San Gallo).
I ricavi della stagione con la neve continuano comunque a rappresentare il 49% del giro d’affari complessivo, mentre i proventi dell’estate sono pari al 20%; gli incassi della ristorazione e del settore alberghiero rappresentano il 18%.
Funivie Svizzere ha peraltro registrato anche un aumento significativo del personale. Nel 2023 (ultimo dato disponibile) circa 20’500 persone lavoravano per le imprese: rispetto al 2014 il numero di collaboratori è aumentato di un terzo. La metà dell’organico è costituita da collaboratori stagionali invernali, ma secondo l’associazione l’incremento maggiore si è registrato tra i dipendenti stagionali estivi.
Nonostante l’inflazione, il settore ha mantenuto una politica dei prezzi accessibile, affermano i vertici. L’inverno scorso si è registrato addirittura un lieve calo del prezzo medio pagato da un ospite per una giornata sugli sci o le racchette da neve: tenendo conto di tutto, dagli abbonamenti ai ribassi, si è passati da 38,60 franchi (2023/2024) a 37,10 franchi (2024/2025). Stando a un sondaggio effettuato fra i membri nella stagione invernale che sta per cominciare il prezzo delle giornaliere (per un adulto) lieviterà del 2-3%, quello degli abbonamenti del 3-5%.
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