Amministrazione federale, il Ticino chiede più posti per gli italofoni
Palazzo federale, sede dei due rami del parlamento.
Keystone / Gaetan Bally
La deputazione ticinese alle Camere federali chiede una maggior presenza di italofoni in seno all'Amministrazione federale.
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Keystone-ATS
La deputazione ticinese, ha spiegato la sua presidente Greta Gysin in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo federale, ha avuto un incontro “molto importante” con la direttrice dell’Ufficio federale del personale Rahel von Kaenel. La discussione è stata “molto costruttiva”, ha detto la ticinese.
“È opinione condivisa e convinta della deputazione che ci sia molto da fare”, soprattutto perché in alcuni dipartimenti la quota di italofoni non raggiunge ancora l’obiettivo previsto dalla legge, ha sottolineato Gysin. Il quadro – ha aggiunto – diventa “desolante” se si guarda a quanti italofoni ci sono nei quadri.
Per cercare di porre rimedio a questa situazione, la deputazione ha previsto di incontrare, nelle prossime sessioni, i responsabili del personale e del plurilinguismo dei vari dipartimenti. Il primo dovrebbe essere il Dipartimento degli affari esteri di Ignazio Cassis in settembre.
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Altri temi che hanno occupato la deputazione sono l’iniziativa “200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)” e il passaggio all’imposizione individuale dei coniugi. Su questi due temi la deputazione non ha tuttavia una opinione convergente, ha sottolineato Gysin.
L’ecologista ha anche ricordato la mozione del “senatore” grigionese Stefan Engler sulla partecipazione della Confederazione alle misure per proteggere il bestiame minacciato dal lupo. I deputati ticinesi hanno anche discusso della ristrutturazione di FFS Cargo annunciata nelle scorse settimane.
In un incontro con i vertici “abbiamo avuto la garanzia che non ci saranno licenziamenti in Ticino”, ha detto Gysin. La questione continuerà ad essere seguita con attenzione dalla deputazione, anche grazie al fatto che nella Commissione dei trasporti del Nazionale siedono tre deputati del cantone sudalpino (Alex Farinelli, PLR; Lorenzo Quadri, Lega; e Bruno Storni, PS, ndr.), ha concluso la deputata ecologista.
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