Il sindaco di Lugano Marco Borradori è in fin di vita
Marco Borradori ha superato la notte al Cardiocentro di Lugano dove era stato ricoverato ieri, martedì, verso le 13 dopo un malore che lo aveva colpito mentre stava facendo jogging nella zona del campo sportivo di Vezia.
Le sue condizioni, però, erano e rimangono molto critiche. Borradori è “totalmente dipendente da un sostegno meccanico esterno” si leggeva in un comunicato diffuso martedì in serata dalla struttura ospedaliera luganese.
Mercoledì in mattinata le condizioni di Marco Borradori sono apparse disperate. Il sindaco di Lugano è mantenuto in vita dalle macchine, ma tutti i suoi organi hanno subito dei danni, anche il suo cervello, come hanno spiegato, nel corso della conferenza stampa al Cardiocentro, il direttore sanitario dottor Tiziano Cassina, il prof. dr. Giovanni Pedrazzini e il chirurgo Stefanos Demertzis.
Il direttore del Cardiocentro ha affermato che c’è un filo speranza che si sta assottigliando sempre più. “Non si sa per quanto tempo la macchina potrà sostenere Borradori”. “È il paziente, è l’onorevole Borradori, che dirà fino a quando la macchina potrà supportare i suoi organi che ormai sono compromessi. È questione di ore” ha precisato il prof. dott. Giovanni Pedrazzini.
La gestione di questa situazione di salvataggio, ha precisato Cassina, si articola sempre nel ricorso a questo supporto meccanico esterno, e con due possibili opzioni: “un recupero da parte degli organi danneggiati a causa dell’assenza di ossigeno, e quindi reversibilità”, oppure “si va verso una situazione in cui il danno non è recuperabile”.
La prolungata assenza di ossigeno, che ha fatto seguito all’arresto cardiaco non testimoniato e per questo collocabile approssimativamente dopo le 11.00 di martedì mattina, ha inferto infatti danni a tutti gli organi e in particolare al sistema nervoso centrale, ha aggiunto Cassina.
Le reazioni dei colleghi di municipio
“Purtroppo Lugano oggi è una città sospesa nel vuoto, aggrappata ad un filo di speranza che però (…) è sempre più tenue. Io sono sotto shock, ma credo che tutta la città di Lugano sia sotto shock, e penso anche il cantone” dopo “questo tragico avvenimento”.
Sono le parole del vicesindaco Michele Foletti, dopo la conferenza stampa al Cardiocentro sullo stato clinico di Marco Borradori.
“Ieri ci siamo sentiti con i colleghi tutto il giorno da mezzogiorno e mezzo in avanti, quando abbiamo ricevuto la notizia. Ci siamo voluti riunire per fare il punto della situazione, guardarci in faccia e soprattutto darci forza a vicenda in attesa di informazioni e di notizie. Siamo in contatto assiduo col fratello di Marco, che è al Cardiocentro”.
La continuità istituzionale della città è intanto garantita dalle norme della Legge organica comunale. I municipali di Lugano, riuniti da stamani, hanno così preso atto del fatto che, in caso di vacanza del capo dell’Esecutivo, è il vicesindaco, ossia lo stesso Foletti, che è chiamato a sostituirlo nelle sue funzioni. Intanto “siamo tutti qui riuniti ad aspettare, a sperare in un miracolo che però, sappiamo, sarà estremamente difficile”, ha aggiunto Foletti.
“Siamo commossi da tutti i messaggi d’affetto che abbiamo ricevuto noi municipali, che ha ricevuto l’amministrazione, che abbiamo potuto leggere. Marco è un politico che vive in mezzo alla gente e vive per la gente. E questo credo che tutto il cantone lo abbia sentito: ha sentito Marco come una persona vicina, una persona che è sempre stata vicina ai cittadini”, ha sottolineato il vicesindaco.
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