In Vallese il Rodano rischia di straripare in alcuni punti. MeteoSvizzera ha emanato un'allerta di grado 3 (su 5). Si tratta di un fenomeno poco frequente, che avviene ogni 10-30 anni.
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Keystone-ATS
Il livello delle acque del Rodano, dall’Alto Vallese alla foce nel Lemano, ha raggiunto livelli di guardia. La situazione è dovuta alle forti precipitazioni degli scorsi giorni, ma anche allo scioglimento della neve in quota, accentuato dalla pioggia. Vigono restrizioni per la popolazione.
Le autorità hanno emesso il divieto di passeggiare in riva al fiume. Il provvedimento tiene conto delle precipitazioni che proseguiranno anche nel fine settimana. Lo stato maggiore comunale della città di Sion ha ad esempio stabilito che la proibizione vale da venerdì fino a lunedì sera.
Raphaël Mayoraz, capo del Servizio vallesano dei pericoli naturali, intervistato stamani dalla radio romanda RTS, ha indicato che le autorità non temono un’esondazione di ampie proporzioni del Rodano, ma piuttosto il cedimento puntuale di argini di protezione. Alla popolazione è vietato recarvisi. Il funzionario invita anche a non sostare sui ponti.
Un altro pericolo è costituito dalla crescita della portata dei corsi d’acqua laterali. In questo caso l’esperto mette in guardia da fenomeni denominati di lava torrentizia. Anche in questo caso vige il divieto di recarsi sulle sponde.
Già ieri l’Ufficio federale di meteorologia e climatologiaCollegamento esterno (MeteoSvizzera) aveva emesso un’allerta di grado 3 (pericolo marcato) per il Rodano. Altrove in Svizzera permangono inoltre le allerte di grado 3 per il lago Bodanico superiore (Obersee, il più grande dei due specchi d’acqua che costituiscono il Lago di Costanza) e di grado 4 (pericolo forte) per la parte inferiore (Untersee, parte occidentale del lago).
MeteoSvizzera ha emanato allerte di livello inferiore anche altrove. Ad esempio, per il fiume Ticino e per l’Inn, nei Grigioni, vale un grado 2 (pericolo moderato).
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