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Il Politecnico di Zurigo si riconferma ai vertici mondiali

entrata di un edificio
Il Politecnico di Zurigo è sempre il numero uno in Svizzera e tra i più quotati in Europa. KEYSTONE/© KEYSTONE / WALTER BIERI

L'ateneo zurighese si piazza al 32esimo rango della classifica stilata dal Center World University Rankings.

Anche se ha perso due posizioni rispetto al 2023, il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) rimane una delle più quotate università mondiali. Stando alla classificaCollegamento esterno pubblicata lunedì dal Center World University Rankings (Cwur), l’alta scuola zurighese arriva al 32esimo posto a livello internazionale e al settimo a livello europeo.

La classifica include diverse altre istituzioni universitarie elvetiche. L’Università di Zurigo si piazza al 60esimo posto, il Politecnico di Losanna al 100esimo, poi via via tutte le altre.

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Harvard sempre al primo posto

Al primo posto nel mondo si riconferma per il tredicesimo anno consecutivo l’Università di Harvard, seguita dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) e da Stanford.

Per quanto riguarda i primi dieci atenei al mondo, il quinto e quarto posto sono occupati da Cambridge e Oxford, le uniche due università pubbliche nella parte alta della classifica. A completare la top ten sono quattro università dell’Ivy League (Princeton, Columbia, Pennsylvania) e la Caltech di Pasadena.

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Anche l’Europa rimane una potenza importante nella graduatoria, con 639 istituzioni tra le prime 2’000: 92 nel Regno Unito, 73 in Francia e 69 in Germania. La Russia conta 46 rappresentanti nel Global 2000 – tre in più rispetto allo scorso anno – con 18 atenei che salgono e 28 che scendono in classifica. La migliore università russa quest’anno è l’Università statale di Mosca, al 233esimo posto a livello mondiale.

Le prime dieci università in Europa quest’anno sono: Cambridge (Regno Unito), Oxford (Regno Unito), Psl (Francia), Ucl (Regno Unito), Imperial College (Regno Unito), Paris Saclay (Francia), ETH Zurigo (Svizzera), Paris City University (Francia), Università della Sorbona (Francia) e Copenaghen (Danimarca).

La Sapienza perde otto posizioni

L’Italia sta invece perdendo competitività, a livello internazionale, nell’ambito dell’istruzione universitaria. L’ateneo romano La Sapienza – che guida la classifica italiana – perde otto posizioni, arenandosi al 124esimo posto.

Nonostante gli Stati Uniti siano il Paese più rappresentato nella classifica (con ben 329 atenei), sono anche loro sotto pressione a causa della crescente competizione internazionale, soprattutto cinese. La Cina, infatti, quest’anno ha visto un miglior posizionamento in classifica del 95% delle sue 324 università.

La rapida ascesa della Cina in classifica è dovuta ai continui investimenti del Paese nell’istruzione superiore. Il 95% delle università cinesi si classifica meglio rispetto allo scorso anno, con in testa la Tsinghua University al 43esimo posto. Mentre l’Università di Tokyo è ancora l’istituzione asiatica con il punteggio più alto, al 13esimo posto a livello mondiale, il 61% dei 110 rappresentanti del Giappone nel Global 2000 ha perso terreno quest’anno a causa della bassa spesa del governo per l’istruzione terziaria negli anni precedenti. Infine, quest’anno le università e gli istituti indiani hanno avuto risultati contrastanti, con 32 atenei in crescita e 33 in declino.

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