Il passaporto svizzero porta quasi ovunque, quello italiano ancor di più
Con il passaporto rossocrociato si può entrare in 190 Paesi senza visto. Ma a permettere l'accesso al numero maggiore di Stati sono quelli di Italia, Francia, Germania, Spagna, Singapore e Giappone.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
La Svizzera si piazza al quinto rango, assieme a Grecia e Malta, dell’ultimo Henley Passport IndexCollegamento esterno, che a scadenze regolare stila la graduatoria dei passaporti che permettono di viaggiare di più (e di meno) nel mondo senza visto.
In cima alla classifica figurano cinque Paesi: Italia, Francia, Germania, Spagna, Singapore e Giappone. Con uno di questi passaporti si può entrare in 194 Stati su 227.
Rispetto all’Italia, ad esempio, i detentori e le detentrici di un passaporto elvetico hanno bisogno di un visto per entrare in Cina, Vietnam, Gabon e Sierra Leone.
Passaporti europei al vertice
Nella nuova classifica i Paesi europei dominano la top 10: Finlandia e Svezia sono al secondo posto – entrambe risalite dal terzo posto rispetto a ottobre – insieme alla Corea del Sud. Al terzo posto troviamo Austria, Danimarca, Irlanda e Paesi Bassi. Seguono Belgio, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo e Regno Unito al quarto posto.
A completare la top 10, la Repubblica Ceca e la Polonia si uniscono ad Australia e Nuova Zelanda al sesto posto. L’Ungheria è al settimo posto con Canada e Stati Uniti; Estonia e Lituania arrivano ottave; Lettonia, Slovacchia e Slovenia none. L’Islanda è al decimo posto.
Passaporto afghano il più debole del mondo
Nel complesso, secondo Henley il numero medio di destinazioni a cui i viaggiatori possono accedere senza visto è quasi raddoppiato, passando da 58 nel 2006 a 111 nel 2024. Ma i Paesi in fondo alla lista si trovano ad affrontare un divario ancora più ampio: di tutti gli Stati e territori della lista, l’Afghanistan rimane in fondo alla classifica, con il passaporto più debole del mondo.
Attualmente, ha accesso senza visto a 28 Paesi, uno in più rispetto alla classifica di ottobre. Anche Siria, Iraq, Pakistan e Yemen sono tra gli ultimi cinque, seguiti dalla Somalia, Libia, Nepal e Territori Palestinesi, Bangladesh e Corea del Nord.
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