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Il futuro non fa paura agli svizzeri

Secondo uno studio, la popolazione è fiduciosa. Giudizio positivo sull’esercito. "No" all’adesione all’UE

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 giugno 2014 minuti

La popolazione svizzera ha un approccio positivo rispetto all'esercito e anche la neutralità viene considerata un vantaggio. Lo indica lo studio "Sicurezza 2014" del Politecnico federale di Zurigo, che ha incaricato l'istituto Isopublic di interrogare 1'200 persone di tutte le regioni linguistiche. Polizia, Governo e giustizia godono di stima; per il Parlamento, i politici e i partiti il giudizio è meno benevolo.

In sintesi risulta che gli svizzeri si sentono sicuri e guardano con ottimismo al futuro. In particolare ritengono che la situazione economica si evolva favorevolmente. Viene auspicata una maggiore collaborazione con l'UE ma un'eventuale adesione viene respinta in modo abbastanza netto.

In generale si ritiene che i rischi possono giungere da una scarsa protezione dei dati informatici, dall'ambiente inquinato, dalla (scarsa) garanzia del posto di lavoro. Meno presenti sono i pericoli derivanti da immigrazione, delinquenza e criminalità

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