Il Covid non ha ridotto la sopravvivenza al cancro in Svizzera
In Svizzera, la pandemia di Covid-19 non ha peggiorato la prognosi delle e dei pazienti oncologici, poiché le diagnosi non hanno subito ritardi significativi, contrariamente a quanto osservato in altri Paesi.
La pandemia di coronavirus non ha influito sulle possibilità di sopravvivenza delle e dei pazienti oncologici in Svizzera. Secondo un nuovo studio, al contrario di quanto osservato all’estero, le diagnosi non hanno subito ritardi rilevanti ai fini della prognosi.
Durante la prima ondata, il numero di casi di cancro diagnosticati è diminuito in modo significativo, indica martedì in una nota il Servizio nazionale di registrazione dei tumori. Nell’aprile 2020, ad esempio, sono stati rilevati il 19,9% in meno di casi rispetto al solito. A essere particolarmente colpiti sono stati i tipi di cancro che vengono spesso scoperti grazie alla prevenzione, come quello al seno (-39,9%) o al colon (-28,7%).
Alla fine dell’anno però, il calo è stato compensato e, globalmente, nel 2020 si è registrato un aumento delle diagnosi del 2,1% sulla media pluriennale. Nel 2021 poi si è verificato un ulteriore incremento dei casi (+7,3%): è ancora al vaglio se si tratti di un effetto di recupero o se ci siano altre ragioni dietro a questo fenomeno.
In ogni caso, come detto, il tasso di sopravvivenza a 12 mesi dalla diagnosi è rimasto stabile nel 2020. In parole povere, le persone che, nell’anno contraddistinto dalla pandemia, hanno ricevuto la brutta notizia non hanno avuto una prognosi peggiore rispetto ad pazienti oncologici.
Nel 2021, il tasso di sopravvivenza è addirittura stato leggermente superiore se paragonato al 2017 o al 2019. Stando al Servizio nazionale di registrazione dei tumori, ciò riflette la tendenza generale degli ultimi decenni, che vede un costante aumento delle chance di non morire a causa di un cancro.
Per realizzare lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Swiss Medical Weekly (SMW), i ricercatori e le ricercatrici hanno analizzato i dati relativi a oltre 200’000 casi di tumore dal 2017 al 2021. Gli esperti evidenziano invece come altrove la situazione sia diversa: ricerche condotte in altre nazioni hanno in effetti messo in risalto cambiamenti legati all’incidenza del Covid sui malati oncologici.
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