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Il Consiglio federale intende risparmiare da 3 a 4,5 miliardi di franchi nei prossimi anni

consiglio federale
Sono state accolte quasi tutte le proposte del team che si è occupato di studiare le finanze federali. Keystone-SDA

Tagli sono proposti in tutti i settori, eccezion fatta per l'esercito.

“Abbiamo un problema di uscite, non di entrate”. Così ha giustificato venerdì la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter il piano di risparmi che dovrebbe alleggerire il bilancio federale di 3-3,5 miliardi di franchi dal 2027 e di 4-4,5 miliardi all’anno dal 2030.

Piano equilibrato

Lo scopo, secondo Keller-Sutter (che ha definito il pacchetto equilibrato e rispettoso della democrazia) è ritrovare al più presto l’equilibrio finanziario, messo in crisi soprattutto delle uscite in crescita per le pensioni e per l’esercito.

Benché il piano si concentri soprattutto sui risparmi, il Governo intende anche agire sulle entrate, tassando maggiormente i prelievi del secondo e terzo pilastro, ma evitando altre tasse e imposte per non pesare ulteriormente sulla popolazione, già alle prese con gli aumenti dell’IVA per finanziare la 13esima AVS.

Per elaborare questo piano – che verrà ancora affinato prima di essere inviato in consultazione presumibilmente entro la fine di gennaio 2025, ndr -, “abbiamo tenuto conto del rapporto di esperti guidato da Serge Gaillard, prendendo in considerazione una sessantina delle 70 proposte invi contenute dopo aver consultato i cantoni, i partiti e i partner sociali”, ha sottolineato Keller-Sutter.

Le rinunce

“Se abbiamo rinunciato a determinate misure”, ha aggiunto la ministra sangallese, “lo abbiamo fatto per tenere conto delle decisioni del Parlamento e della popolazione, ma anche dell’opinione dei Cantoni”. Rimarranno quindi i sussidi di costruzione per stabilimenti penitenziari e istituti d’educazione e i sussidi per investimenti edili e spese destinate a scuole universitarie cantonali. In questo modo, ha spiegato la consigliera federale del PLR, la Confederazione rinuncia, a favore dei Cantoni, a un volume di sgravio compreso tra circa 140 milioni (2027) e 275 milioni (2030).

Il Governo non intende nemmeno sopprimere le prestazioni transitorie per le e i disoccupati anziani pari a un volume di 55 milioni, giacché tali prestazioni erano state definite quali misura di accompagnamento in vista della votazione popolare sull’iniziativa per la limitazione. “No” nemmeno alla proposta di rinunciare ai versamenti nel fondo di rotazione volti a promuovere la costruzione di abitazioni: il credito di 26 milioni era parte del controprogetto indiretto all’iniziativa popolare “Più abitazioni a prezzi accessibili”, respinta nel 2020.

Tagli nel sociale…

I tagli maggiori sono previsti nel settore sociale. In quest’ambito, il governo prevede di rinunciare ai contributi federali per l’assistenza all’infanzia – un compito che Berna di competenza dei Cantoni – con un risparmio di 811 milioni dal 2027 e di 896 milioni dal 2030. Per quanto riguarda l’integrazione degli stranieri, la Confederazione versa attualmente un contributo ai Cantoni. Tale somma verrà concessa solo per quattro anni, generando un risparmio di circa 250 milioni dal 2027 e di 500 milioni dal 2030.

Una migliore ripartizione dei compiti tra la Confederazione e l’AVS dovrebbe inoltre generare 208 milioni dal 2027 e 289 milioni. Concretamente, il contributo federale all’AVS sarà calcolato sulla base del gettito IVA e non dipenderà più dalle uscite dell’AVS. Sono previsti ulteriori tagli alla promozione di attività extrascolastiche per bambini e giovani e per l’assistenza alle vittime.

… ma anche nei trasporti e nelle strade

Anche per quanto riguarda la politica climatica, il Consiglio federale prevede di ridefinire le priorità delle sovvenzioni, con un risparmio di 383 milioni a partire dal 2027 e di 400 milioni a partire dal 2030.

Nel settore dei trasporti, la riduzione dei contributi ai fondi ferroviari e stradali, i tagli ai contributi stradali e l’abbandono di vari incentivi faranno risparmiare circa 524 milioni dal 2027 e 507 milioni dal 2030.

Media e ricerca alla cassa…

Anche i media dovranno stringere la cinghia. Il Governo vuole ridurre il sostegno indiretto alla stampa da 50 a 25 milioni. Il contributo alla programmazione estera della SSR (di cui fanno parte tvsvizzera.it e swissinfo.ch, nonché TV5 Monde e 3Sat) sarà abbandonato, ciò che permetterà di risparmiare 19 milioni. Attualmente tale programmazione è finanziata per metà dalla Confederazione e per metà dalla SSR.

Anche l’istruzione e la ricerca sono chiamate a dare una mano al risanamento delle finanze federali. Una riduzione del 10% dei contributi al Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica e a Innosuisse dovrebbe far risparmiare 189 milioni dal 2027 e 205 milioni dal 2030.

È inoltre previsto che le studentesse e gli studenti paghino di più per poter frequentare i Politecnici federali e le università cantonali. Ciò dovrebbe comportare un risparmio di 198 milioni. Ulteriori tagli in questo settore porteranno a un risparmio di 87 milioni, poi di 83 milioni. I fondi per Svizzera Turismo e Innotour saranno tagliati di altri 15 milioni circa.

…assieme ad agricoltura e personale

Nell’ambito della cooperazione internazionale, l’Esecutivo prevede un congelamento dei mezzi fino al 2030, per un importo di 107 milioni a partire dal 2027 e di 313 milioni a partire dal 2030.

Per quanto attiene all’agricoltura, il Consiglio federale si prefigge l’interruzione del sostegno alla produzione zootecnica e la riduzione dei sussidi per la qualità e la promozione delle vendite, per economie di quasi 100 milioni.

Il Governo prevede di tagliare ulteriormente i costi del personale, con un risparmio di 200 milioni dal 2027 e di 305 milioni dal 2030, ha però deciso di non toccare la difesa. In alternativa, il gruppo di esperti aveva proposto di intervenire sul bilancio dell’esercito.

Le entrate

Come indicato da Keller-Sutter, il Consiglio federale intende tassare i prelievi di capitale dal secondo e dal terzo pilastro in modo che non siano fiscalmente più vantaggiosi rispetto alle prestazioni di rendita. Si tratta, secondo la “ministra” delle finanze, si porre fine a un’ingiustizia. Le maggiori entrate annue sono stimate a 220 milioni per la Confederazione e a 60 milioni per i Cantoni.

Inoltre, tutti i contingenti d’importazione di beni agricoli dovranno essere messi all’asta, ciò che potrebbe generare per la Confederazione maggiori entrate stimate in 80 milioni all’anno

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