Il CICR taglia 2’900 posti a tempo pieno in tutto il mondo
A causa di un calo del 17% del budget 2026, il CICR ha approvato la soppressione di 2'900 posti di lavoro per salvaguardare il più possibile le operazioni sul campo.
L’assemblea del CICR ha approvato giovedì a Ginevra la soppressione di 2’900 posti a tempo pieno, a causa del calo del 17% del budget 2026, ha appreso Keystone-ATS. Per la presidente Mirjana Spoljaric Egger, i tagli alla sede centrale ginevrina toccano circa 200 persone.
“L’accento è stato posto sul mantenimento, per quanto possibile, delle nostre operazioni”, ha commentato Spoljaric Egger a Keystone-ATS. Tenendo conto della volatilità della situazione è ancora impossibile prevedere il numero dei licenziamenti. È possibile che un terzo dei tagli avvenga tramite partenze volontarie o rinunciando a posti che non erano ancora stati assegnati.
Il servizio del TG 12.30 della RSI del 21 novembre 2025:
La sede centrale e due direzioni regionali, quelle di Manila e Belgrado, subiranno la perdita di 400 posti a tempo pieno. In una trentina di sotto-delegazioni si osserveranno degli effetti anche se l’impronta del CICR rimarrà la stessa. Alcune di queste verranno invece chiuse.
Il Medio Oriente, che sostituirà l’Ucraina quale operazione principale, ottiene invece finanziamenti supplementari al pari del Sudan.
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