Il Black Friday è una tradizione molto recente in Svizzera.
Keystone / Christian Beutler
La popolazione svizzera ha speso un po' meno in occasione del Black Friday, almeno se si presta fede alle indicazioni fornite dai pagamenti effettuati tramite carta di credito e di debito, come pure attraverso applicazioni mobili.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
La flessione rispetto al 2022 (che era stato da record) è di circa il 2%, emerge da un’analisi effettuata dall’agenzia Awp sulla base delle cifre fornite da Monitoring Consumption Switzerland, una piattaforma curata da diversi operatori che osserva le transazioni del denaro elettronico. Si tratta del primo arretramento dal 2019, cioè da quando vengono rilevati i dati.
Malgrado ciò la tradizionale battaglia degli sconti si è rivelata fonte di grandi ricavi per i rivenditori svizzeri: le numerose riduzioni di prezzo e la pubblicità hanno fatto sì che durante il Black Friday si sia speso più del doppio rispetto a un venerdì medio del 2023.
Il 24 novembre è stato anche il giorno in assoluto (sempre dal 2019) in cui sono stati conteggiati più pagamenti con applicazioni mobili: la quota raggiunta da Twint, Apple Pay e simili è stata del 15%, a fronte dell’11% del 2022.
Interessante è anche il fatto che i consumatori e le consumatrici siano tornati a comprare in forze nei negozi stanziali: l’87% di tutti i pagamenti con carta di credito sono stati effettuati presso un punto vendita e solo il 13% online. Nel 2022 la percentuale di pagamenti web era ancora del 17%.
Effetto su più giorni
L’effetto del Black Friday non si è peraltro limitato al venerdì: si è esteso su più giorni. Complessivamente, la scorsa settimana i rivenditori elvetici hanno registrato un aumento del fatturato di circa il 20% rispetto ai sette giorni precedenti.
I dati di Monitoring Consumption Switzerland includono i pagamenti con carte e telefonini che vengono elaborati in Svizzera attraverso la rete del fornitore di servizi finanziari Worldline. Le statistiche, che non comprendono i pagamenti in contanti, vengono messe a disposizione del pubblico a scopo di ricerca. Per motivi di protezione dei dati non sono diffuse cifre assolute.
Negli Stati Uniti il Black Friday – sull’origine del nome, cioè del perché del colore nero, vi sono diverse teorie – è il giorno successivo al Thanksgiving, il giorno del ringraziamento, che si celebra il quarto giovedì di novembre: da decenni segna l’inizio della stagione degli acquisti di Natale. In Svizzera è invece un fenomeno recente: la prima grande catena ad avervi puntato è stata Manor nel 2015, mentre prima gli sconti erano praticati solo da piccoli shop online. Come spesso accade, la novità importata dagli Usa ha nel frattempo messo radici molto forti e ora per il settore del commercio è quasi impossibile farne a meno. C’è comunque anche chi dice no: quest’anno è stato per esempio il caso di Denner e di Decathlon.
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