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Il 27% della popolazione svizzera si aspetta un peggioramento delle finanze personali

donna al bancomat di spalle
A pesare sono sopratutto i premi di cassa malati. Keystone / Christian Beutler

Nel 2025, molte persone in Svizzera si trovano sotto pressione economica: una su quattro teme un peggioramento della propria situazione finanziaria e quasi una su tre fatica a coprire le spese quotidiane, soprattutto a causa dell’aumento dei premi di cassa malattia e degli affitti.

Un adulto su quattro in Svizzera prevede un peggioramento della propria situazione finanziaria quest’anno rispetto al 2024. Inoltre, quasi una persona su tre fa fatica a coprire tutte le spese, secondo un sondaggio di Comparis.

I costi elevati per gli affitti e i premi di cassa malati, oltre alla paura di perdere il posto di lavoro, pesano sull’ottimismo a livello finanziario. “A questo si aggiungono le turbolenze globali legate all’erratica politica doganale statunitense e ad altre perturbazioni del commercio mondiale, che pesano sull’umore generale”, afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze e consumi, citato in un comunicato stampaCollegamento esterno.

Il 27% delle persone intervistate si aspetta un peggioramento della propria situazione finanziaria, mentre il 24% prevede un miglioramento. Esiste una netta differenza di genere: il 29% degli uomini si dichiara ottimista, mentre tra le donne la percentuale è solo del 18%. Tra queste ultime, quelle che temono un peggioramento della propria situazione finanziaria personale sono il 30%, contro il 23% degli uomini.

Le donne “lavorano più spesso a tempo parziale, hanno un reddito medio più basso e percepiscono le turbolenze economiche e l’inflazione più velocemente e più duramente”, commenta l’esperto di Comparis. Il 52% dichiara infatti di poter acquistare meno rispetto all’anno precedente (uomini: 41%).

Pesano i premi di cassa malattia

I premi di cassa malattia sono un problema per un numero sempre crescente di persone. Quasi una persona intervistata su sei (16%) ha regolarmente difficoltà a pagarli. Nelle economie domestiche con un reddito mensile fino a 4’000 franchi la percentuale sale al 22% e in quelle con un reddito compreso tra 4’000 e 8’000 franchi è del 20%. Secondo Kuhn, “la percezione simile dell’onere in entrambi i gruppi di reddito è probabilmente dovuta al fatto che il gruppo di reddito più basso riceve più riduzioni sui premi rispetto a quello medio”.

Il 49% degli adulti afferma di avere abbastanza denaro, ma di dover rinunciare a qualche sfizio. Quasi una persona su quattro (24%) invece deve fare attenzione a ogni centesimo e limitarsi nelle spese per poter pagare tutte le bollette e il 6% non riesce a sbarcare il lunario.

In aumento il ricorso a crediti privati

Per ovviare alle ristrettezze finanziarie, contrarre un prestito personale sta diventando un’opzione sempre più popolare. Per la prima volta in assoluto “richiedere un prestito” si colloca davanti a “cercare un appartamento più conveniente” e, per la prima volta dal 2021, anche davanti a “negoziare uno stipendio più alto”. Le e i giovani tra i 18 e i 35 anni sono più propensi a chiedere un credito (11%), rispetto ai 36-65enni (7%) e agli over 65 (2%).

Alcuni giovani adulti prendono in prestito denaro ad esempio per una formazione continua, molti altri vivono secondo il principio “compra ora, paga dopo”, afferma Kuhn. Le offerte online per chiedere in prestito denaro e la parziale mancanza di consapevolezza delle conseguenze finanziarie, sono un altro fattore che spiega questa tendenza.

Il sondaggio rappresentativo è stato condotto nel mese di giugno dall’istituto di ricerche di mercato Innofact, su incarico di comparis.ch, e ha coinvolto 1’034 persone in tutte le regioni della Svizzera.

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