Uscito sconfitto dalle elezioni federali di una settimana fa, il Partito ecologista svizzero ha deciso che presenterà un suo candidato quando in dicembre il Parlamento eleggerà i membri del Consiglio federale.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
“Il clima ha bisogno di essere rappresentato in Governo”, ha sottolineato sabato davanti ai media il presidente dei Verdi Balthasar Glättli.
Prima delle elezioni federali, alcuni esponenti del partito avevano evocato la possibilità di attaccare il seggio del socialista Alain Berset, che si è dimesso per fine anno. Un’ipotesi che non è però più d’attualità. “Attaccheremo unicamente uno dei due seggi del Partito liberale radicale, che è ai minimi storici”, ha dichiarato Fabien Fivaz, vicepresidente del gruppo parlamentare ecologista.
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La formula magica – che corrisponde a due seggi in Governo per i tre maggiori partiti e un seggio per il quarto, dunque attualmente a due esponenti ciascuno per Unione democratica di centro, Partito socialista, Partito liberale radicale, e un seggio per il Centro – è morta, ha aggiunto Glättli al termine della riunione del gruppo parlamentare tenuta tra ieri e stamani.
Nell’attuale costellazione, il Consiglio federale, dominato dai partiti borghesi, rimane in una situazione di stallo, hanno sottolineato i Verdi. La protezione del clima è in ritardo, le questioni di uguaglianza di genere sono ignorate e le relazioni con l’Europa si stanno erodendo. La formula magica deve quindi essere rivista.
Le candidature ecologista per un seggio nell’esecutivo possono essere presentate fino al 3 novembre. Il 10 novembre il gruppo parlamentare deciderà quali candidature presentare all’Assemblea federale in occasione dell’elezione del Consiglio federale prevista il 13 dicembre.
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