I programmi Orizzonte Europa si riaprono parzialmente alla ricerca svizzera
Dalla primavera del 2021, il mondo della ricerca svizzero è stato escluso dall'accesso a Horizon Europe.
Keystone / Ennio Leanza
Da oggi e fino al 29 agosto i ricercatori e le ricercatrici svizzeri potranno di nuovo candidarsi ad alcuni programmi di Horizon Europe.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
L’accesso a quello che è il più importante pacchetto di programmi di ricerca e di innovazione dell’Unione Europea era stato bloccato tre anni fa, dopo la sospensione da parte svizzera dei negoziati per un accordo quadro fra Berna e Bruxelles.
Dalla primavera del 2021, quando il Consiglio federale ha deciso di lasciare il tavolo delle trattative, la Svizzera viene trattata come un Paese terzo non associato ai programmi dell’UE. I ricercatori e le ricercatrici elvetiche sono dunque state escluse da Orizzonte Europa.
Ora però, con la ripresa del dialogo fra le parti lo scorso marzo, la Svizzera è di nuovo considerata come un Paese terzo associato per quello che concerne gli Advanced Grants, ossia le sovvenzioni del Consiglio europeo della ricerca (CER). Esse sostengono scienziati in stato avanzato della loro carriera che soddisfano determinati requisiti.
“La partecipazione delle università svizzere al CER è importante per il reclutamento mondiale di ricercatori di alto livello”, ha dichiarato Martina Weiss, segretaria generale di Swissuniversities, a Keystone-ATS. La piazza elvetica aumenta dunque la sua attrattiva, dato che tali sovvenzioni costituiscono una tappa essenziale nella carriera degli specialisti.
Tuttavia, aggiunge Weiss, l’accesso a questi sussidi non può essere visto come un valido sostituto di una piena associazione a Orizzonte Europa. L’organizzazione che raggruppa le alte scuole della Confederazione chiede quindi una volta di più che la Svizzera torni definitivamente e completamente nel giro di questi programmi.
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