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Parafati a Berna gli accordi tra Berna e Bruxelles

Patric Franzen
Il negoziatore svizzero Patric Franzen. Keystone-SDA

I negoziatori di Confederazione e Unione europea, Patric Franzen e Richard Szostak, hanno parafato mercoledì a Berna gli accordi del pacchetto Svizzera-UE. Si tratta di una tappa formale che conclude il processo negoziale.

Con tale passaggio, i negoziatori confermano che il testo preparato corrisponde ai risultati dei negoziati, viene spiegato in un comunicato odierno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Il Consiglio federale deciderà prima dell’estate se approvare gli accordi, avviare la procedura di consultazione e pubblicherà i testi. La firma vera e propria è prevista nel primo trimestre del 2026.

All’atto pratico, la parafatura consiste nell’approvazione del testo di un trattato tramite l’apposizione delle iniziali (parafe). Nel dicembre del 2024 il Consiglio federale ha preso atto con soddisfazione della conclusione materiale dei negoziati tra la Svizzera e l’UE.

A inizio maggio il Consiglio federale ha annunciato che proporrà al Parlamento i cosiddetti accordi bilaterali III sotto forma di quattro Decreti federali da sottoporre a referendum facoltativo: uno per la stabilizzazione delle relazioni bilaterali e tre per lo sviluppo dei settori della sicurezza alimentari, dell’elettricità e della sanità.

Con il referendum facoltativo, per l’approvazione dei nuovi accordi conclusi con l’Unione europea servirà, in caso di votazione, unicamente la maggioranza del popolo. I quattro decreti saranno singolarmente sottoposti a referendum facoltativo, questo significa che il popolo potrebbe essere chiamato a rispondere fino a quattro quesiti.

L’Accordo sui programmi UE (EUPA) è stato dal canto suo già parafato il 2 aprile 2025 a Bruxelles dai capi negoziatori della Svizzera e dell’UE. La firma definitiva consentirà alla Confederazione di partecipare retroattivamente come Stato associato ai programmi Orizzonte Europa, Euratom ed Europa Digitale dal primo gennaio 2025.

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