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I costi sanitari in Svizzera si avvicinano ormai ai 100 miliardi di franchi

infermiera cura un paziente
Con 32,6 miliardi di franchi, gli ospedali sono il primo fornitore di prestazioni in Svizzera. KEYSTONE/© KEYSTONE / CHRISTIAN BEUTLER

Anche nel 2022 le spese nel settore sanitario sono ulteriormente progredite, registrando un balzo del 2,5% rispetto all'anno prima e attestandosi a 91,5 miliardi di franchi.

Dai dati pubblicati giovedì dall’Ufficio federale di statistica (UST) emerge che l’anno scorso i costi della sanità nella Confederazione hanno fatto segnare un aumento un po’ meno marcato rispetto agli anni precedenti.

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La progressione è stata del 2,5%, mentre nel 2021 era stata del +5,9% e la media degli ultimi cinque anni si è attestata al +3,2%.

Complessivamente le spese hanno raggiunto i 91,5 miliardi di franchi, indica l’UST. Il rapporto tra i costi della salute e il prodotto interno lordo (PIL) a prezzi correnti è diminuito, passando dal 12,0% nel 2021 all’11,7% nel 2022. La Svizzera rimane uno dei Paesi in cui questo rapporto è il più alto. A titolo di paragone, l’Italia si situa al di sotto del 10%.

I tre fornitori di prestazioni più importanti sono rispettivamente gli ospedali (32,6 miliardi di franchi per spese relative a cure sanitarie, 2,6% in più rispetto all’anno precedente), gli istituti medico-sociali (14,5 miliardi, +3%) e gli studi medici (13,7 miliardi, +3,2%).

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Tra i fornitori di prestazioni che hanno fatto registrare variazioni significative si segnalano lo Stato (-11,3%) a causa di minori spese per la prevenzione (dopo quelle elevate durante l’epidemia di Covid-19), gli altri fornitori di servizi ambulatoriali e a domicilio (+6,3%) e il commercio al dettaglio (+6,1%).

Quali sono le principali voci di spesa?

Analizzando i costi sanitari dal punto di vista delle prestazioni fornite, le statistiche mostrano che i trattamenti curativi stazionari (19,6 miliardi di franchi, +2,2% rispetto all’anno precedente), i trattamenti curativi ambulatoriali (19,2 miliardi, +2,5%) e quelli di lunga durata e aiuto (18,4 miliardi, +3,4%) hanno rappresentato insieme circa il 63% dei costi totali.

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Le spese relative ai beni per la salute (medicamenti, materiali di consumo, apparecchi terapeutici) hanno raggiunto i 14,6 miliardi, registrando un incremento del 5,2% rispetto all’anno precedente. Da segnalare anche l’aumento dei costi legati all’amministrazione (+4,8%), mentre quelli relativi alla prevenzione sono diminuiti del 9%. Quest’ultimo risultato si deve soprattutto alla riduzione delle spese relative all’acquisto di materiale sanitario e vaccini da parte dei Cantoni durante il 2022.

L’assicurazione obbligatoria copre un terzo dei costi

I costi relativi alle prestazioni sanitarie vengono coperti principalmente dall’assicurazione malattia obbligatoria (34,5 miliardi di franchi, +3,8% rispetto all’anno precedente), dallo Stato (20,3 miliardi, valore sostanzialmente invariato rispetto all’anno prima) e dalle economie domestiche (19,7 miliardi, +3,9%).

Sempre stando all’UST, nel 2022 il finanziamento del sistema sanitario ha raggiunto i 92,9 miliardi di franchi; l’importo è provenuto per il 60% dalle economie domestiche, per il 32% dallo Stato e per il 5% dalle imprese.

Con costi medi di 882 franchi al mese e per abitante, la quota relativa alle economie domestiche equivale a 526 franchi mensili a testa per abitante. Andando più nel dettaglio, 264 e 68 franchi si riferiscono rispettivamente ai premi per l’assicurazione malattia obbligatoria e per le assicurazioni complementari, 50 franchi sono invece relativi alla partecipazione ai costi coperti dalle assicurazioni, mentre 138 franchi sono imputabili alla parte delle spese pagata direttamente dalle economie domestiche. Il montante residuale si riferisce a donazioni effettuate dalle economie domestiche.

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