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È morto Leo Jeker, il pioniere dell’innevamento artificiale

Da sinistra a destra, i “pionieri della neve artificiale” Leo Jeker, Leza Schmid e Teias Wasescha, fotografati a Savognin il 24 novembre 2008
Da sinistra a destra, i “pionieri della neve artificiale” Leo Jeker, Leza Schmid e Teias Wasescha, fotografati a Savognin il 24 novembre 2008. Keystone-SDA

Figura pionieristica dell’innevamento artificiale e politico di lungo corso, Leo Jeker ha lasciato un’impronta duratura nei Grigioni, dove il suo impegno ha trasformato Savognin in una stazione sciistica all’avanguardia.

Leo Jeker, l’uomo che portò la tecnica dell’innevamento artificiale nei Grigioni, è deceduto all’età di 82 anni. Originario di Savognin, l’ex granconsigliere del partito borghese democratico (PBD) è deceduto domenica dopo una lunga malattia.

“Le tracce sulla neve sono fugaci, ma il suo lavoro pionieristico nell’innevamento lascerà un segno indelebile in noi”, ha dichiarato l’associazione grigionese degli impianti di risalita Bergbahnen Graubünden in un necrologio pubblicato giovedì sul quotidiano “Südostschweiz”.

Jeker entrò per la prima volta in contatto con il comprensorio di Savognin nel 1962. Ai tempi stava assolvendo un apprendistato commerciale presso uno studio legale di Landquart. Poco dopo venne assunto dagli impianti di risalita, ne divenne direttore e poi azionista. Rimase fedele all’azienda per mezzo secolo.

Il più grande impianto di innevamento d’Europa

La costruzione, nel 1978, del più grande impianto di innevamento d’Europa dell’epoca fu un’innovazione sorprendente. Gli ambientalisti si scagliarono contro l’idea di Jeker. I dirigenti di altri comprensori invece lo derisero. All’estero però i cannoni da neve suscitarono interesse persino in Giappone. Oggi l’innevamento artificiale è considerato indispensabile per garantire il funzionamento delle stazioni sciistiche.

Jeker ha fatto in modo che Savognin fosse sempre all’avanguardia. Fu la prima stazione sciistica in Svizzera con il controllo automatico dei biglietti. Lo slogan “La mia destinazione – Savognin”, da lui stesso inventato, negli anni ’70 era presente in forma di adesivo su quasi una macchina su due in Svizzera.

Il pioniere dei cannoni da neve era anche un noto politico. Per 24 anni – dal 1994 al 2018 – è stato in Gran Consiglio. Nel 2006 venne eletto come primo cittadino del canton Grigioni.

Nel 2010 Jeker vendette gli impianti di risalita di Savognin a degli investitori austriaci. Egli promisero di investire per garantire il futuro del comprensorio.

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