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Governo svizzero, il giorno delle donne

viola amherd e karin keller-sutter prestano giuramento
Viola Amherd (a sinistra) e Karin Keller-Sutter (a destra) prestano giuramento. Keystone

Il Parlamento elvetico ha eletto due donne – Karin Keller-Sutter e Viola Amherd – per subentrare ai consiglieri federali uscenti Johann Schneider-Ammann e Doris Leuthard. 

Non c’è stato alcuna suspense mercoledì per l’elezione dei due nuovi consiglieri federali. Alle due favorite della vigilia è infatti bastato un solo turno per essere elette dalle due Camere del Parlamento riunite.

La cronaca della mattinata:

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Viola Amherd, esponente del Partito popolare democratico (PPD), ha ottenuto 148 voti (su 244 schede). La sua rivale Heidi Z’graggen si è invece dovuta accontentare di 60 suffragi. La consigliera nazionale vallesana subentra a Doris Leuthard, anche lei del PPD, che era in carica dal 2006.

L’elezione della liberale radicale (PLR, destra) sangallese Karin Keller-Sutter è stata ancor più un plebiscito. La ‘senatrice’ (consigliera agli Stati) ha infatti ricevuto ben 154 voti, a fronte dei 56 del suo collega di partito Hans Wicki. Karin Keller-Sutter, che si era già candidata per un seggio in Governo nel 2010, succede proprio a colui che otto anni fa l’aveva battuta, Johann Schneider-Ammann.


Per ritrovare un risultato così netto bisogna risalire al 2006. Anche allora fu una donna – Doris Leuthard – ad essere eletta al primo turno.

Se l’elezione di Karin Keller-Sutter non è stata una sorpresa, quella di Viola Amherd era meno scontata, almeno in una misura così ampia. La sua rivale Heidi Z’graggen, consigliera di Stato (ministra) del canton Uri, era infatti appoggiata dall’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice), che dall’alto dei suoi 69 seggi (su 244) è il partito più importante in Parlamento.

Quattro uomini, tre donne

Viola Amherd e Karin Keller-Sutter sono rispettivamente l’ottava e la nona donna nella storia ad accedere al Consiglio federale. La prima fu Elisabeth Kopp nel 1984 (in carica fino al 1989).

L’Esecutivo torna così ad avere un certo equilibrio tra uomini e donne. Le due neo-elette raggiungono la socialista Simonetta Sommaruga e i colleghi maschi Alain Berset (Partito socialista), Ignazio Cassis (PLR), Ueli Maurer e Guy Parmelin (entrambi UDC).

Da notare che è la prima volta che due donne sono elette contemporaneamente. Non c’è comunque una maggioranza femminile come accaduto tra il 2010 e 2011.

“La mia autenticità ha pagato”

Reagendo a caldo al netto risultato ottenuto, Viola Amherd ha dichiarato: “Durante le audizioni [quando i candidati devono presentarsi davanti agli altri partiti,ndr] sono rimasta me stessa e questa è stata la ricetta del mio successo”.

Reputata per il suo spirito consensuale, la vallesana ha poi aggiunto che in Governo vuole avere un approccio costruttivo, per “trovare buone soluzioni per tutto il Paese e i cittadini”. Per arrivare a questo, a volte sarà necessario litigare, ma l’importante è “dimostrare sempre buona volontà”, cercando di avvicinarsi agli altri.

Di norma piuttosto sobria, Karin Keller-Sutter non ha dal canto suo nascosto l’emozione: “Tutto è irreale. Questa tensione per settimane ed adesso eccoci qua. Faccio ancora fatica a crederci”.

Per quanto concerne il suo futuro in Governo, la sangallese ha sottolineato che per lei è importante presentare i dossier in modo credibile, al fine di conquistare la fiducia del Parlamento e del popolo.

L’analisi dei consiglieri agli Stati ticinesi Fabio Abate e Filippo Lombardi:

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Per saperne di più su come funziona il Governo svizzero:


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