Gli svizzeri sono ricchi, ma gli statunitensi di più
Ricco come... un americano.
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La popolazione svizzera è ricca, con attivi valutati a 241'000 franchi a testa in media, ma quella degli USA lo è ormai di più: è quanto emerge dallo studio annuale Global Wealth Report pubblicato dalla compagnia assicurativa Allianz.
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L’edizione 2024 della ricerca – la 15esima – si basa sui dati del 2023: in quell’anno i patrimoni complessivi delle economie domestiche dei 60 Paesi presi in esame sono saliti del 7,6%, recuperando quindi ampiamente il calo dell’anno precedente (-3,5%). Nel calcolo confluiscono i conti bancari, i crediti verso compagnie di assicurazione e fondi pensione, titoli (azioni, obbligazioni e fondi di investimento) nonché altri crediti, per arrivare al patrimonio lordo: vengono poi dedotti i debiti.
La classifica mondiale è stilata in euro e vede al primo posto gli Stati Uniti: ogni cittadino/a degli USA dispone in media di 260’000 euro (netti, attivi meno passivi). Il dato, in progressione del 9,8% rispetto ai 12 mesi precedenti, permette al Paese di Joe Biden di scavalcare la Confederazione, che si ferma a 255’000 euro e che perde quindi il primo rango. Molto più staccati sono Danimarca e Singapore (entrambi 172’000), poi uno scalino ancora sotto si trova Taiwan (149’000). La Top 10 è completata da Nuova Zelanda, Svezia, Canada, Olanda e Belgio. L’Italia è 14esima, la Francia 16esima, la Germania 18esima.
Evoluzione degli attivi finanziari vs. averi immobiliari
Nel Paese che ha dato i Natali a Guglielmo Tell, gli attivi delle famiglie elvetiche sono progrediti del 2,2% nel 2023, un dato significativamente più debole rispetto alla media regionale del 5,0%. Il motivo principale è stato la contrazione dell’1,3% dei depositi bancari (3,5 miliardi di euro in meno), la prima flessione dalla crisi finanziaria globale del 2008. Anche le assicurazioni e le pensioni hanno avuto un andamento piuttosto debole: il +1,4% rappresenta la crescita più bassa degli ultimi 20 anni, a eccezione di quella del 2022. I titoli (+7,6%) invece hanno recuperato bene dopo il crollo dell’anno precedente (-12,5%).
In termini reali, il quadro è però più fosco, mettono in guardia gli esperti di Allianz. Al netto dell’inflazione, gli attivi finanziari elvetici sono rimasti praticamente al livello del 2020. “Le risparmiatrici e i risparmiatori svizzeri hanno alle spalle tre anni persi”, scrivono gli specialisti del colosso assicurativo.
Diverso è il discorso relativo al patrimonio immobiliare, che ha continuato a crescere nel 2023, in controtendenza rispetto all’Europa, segnando +3,6%: il mercato è stato in grado di sfidare la svolta dei tassi di interesse. I costi della transizione verso edifici a basso impatto climatico vengono però ritenuti elevati nella Confederazione: a seconda dello scenario climatico si stima che i prezzi degli immobili diminuiranno tra il 15,9% e il 18,6% entro il 2050, conclude Allianz.
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