Gli svizzeri prediligono l’energia rinnovabile, meglio se indigena
Politica energetica: a preoccupare soprattutto gli svizzeri è la garanzia dell'approvvigionamento energetico. Per questo motivo la grande maggioranza della popolazione elvetica è favorevole alla produzione indigena di energie rinnovabili.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Come dimostra un’indagine svolta dall’istituto dei sondaggi d’opinione gfs.bern, commissionatogli dall’Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES), a preoccupare soprattutto gli svizzeri è la garanzia dell’approvvigionamento energetico.
Il 50% dei partecipanti si è detto concorde rispetto all’opinione che questa sicurezza dovrebbe essere il compito principale della politica energetica. I bassi costi dell’energia e la protezione climatica come elementi prioritari hanno riscosso solo il 25% – ciascuno – dei consensi.
Più dei tre quarti delle persone che hanno preso parte al sondaggio desiderano una maggiore indipendenza dai Paesi esteri. Tuttavia, per i quattro quinti degli intervistati l’importazione ha senso in una situazione di scarsità energetica.
Le tre fonti sostenibili predilette da chi ha partecipato al sondaggio sono, nell’ordine, quella rappresentata dai pannelli solari (97%), quella idrica (89%) e quella eolica (76%). La popolazione sembra scettica riguardo alle installazioni di grandi impianti in aree alpine o in spazi aperti, ma è aperta ad altri tipi di energia quali la biomassa, l’idrogeno e quella geotermica.
Il 52% degli intervistati non sottoscrive l’opinione per cui il costo energetico sarebbe troppo alto, anzi: per una netta maggioranza la politica energetica va perseguita senza badare alle spese e sono parecchie (90%) le persone che si assumerebbero costi in prima persona.
Il sondaggio è stato condotto nell’aprile 2023 da gfs.bern per conto di AES. Un totale di 1003 aventi diritto di voto in Svizzera sono stati intervistati tramite telefono o online.
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