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Gli ospedali tengono alta la guardia

Un paziente intubato ricoverato all ospedale civico di Lugano.
In base alle esperienze vissute, si stima un massimo di 170 pazienti Covid ricoverati contemporaneamente, di cui fino a 25 in cure intense. Keystone / Pablo Gianinazzi

Il sistema sanitario ticinese si prepara in vista del previsto aumento dei pazienti Covid in autunno e inverno. Chiesto un nuovo credito di 3.5 milioni di franchi.

La situazione epidemiologica in Ticino è peggiorata e bisogna iniziare a pensare a quello che potrebbe accadere tra qualche mese, quando tornerà il freddo. La variante Delta preoccupa per la sua maggiore contagiosità e alcuni studi mostrano come questo ceppo porti anche a decorsi più problematici. Attualmente, nel cantone, il 90% delle nuove infezioni è riconducibile a questa variante. Venerdì sono stati segnalati 32 contagi, 13 gli ospedalizzati totali.

Il governo ticinese punta sulle vaccinazioni, la via maestra per uscire dalla pandemia. Attualmente in Ticino ci sono circa 36’000 over 50 che non hanno aderito alla campagna di vaccinazione. Il governo cantonale, per dare un’ulteriore accelerata ai ritmi di adesione, ha così deciso di promuovere una nuova campagna mirata per queste persone.

Prepararsi per l’autunno

Il numero di pazienti Covid negli ospedali ticinesi è tornato ad aumentare dall’inizio di luglio e il sistema sanitario ticinese vuole farsi trovare preparato all’ulteriore aumento previsto per l’autunno e inverno prossimi.

Il governo cantonale ha quindi licenziato un messaggio in cui richiede lo stanziamento di un massimo di 3,5 milioni di franchi per assicurare che gli ospedali siano in grado di prendersi cura dei pazienti colpiti dal Covid-19 fino alla prossima estate.

In base alle esperienze vissute nella prima e seconda ondata, viene stimato un massimo di 170 pazienti Covid ricoverati contemporaneamente, di cui fino a 25 in cure intense. Di questi 11 sarebbero assicurati dalla dotazione ordinaria, ma altri 14 sarebbero da allestire ex novo. I 3,5 milioni richiesti dal Governo servirebbero proprio a finanziare i 14 posti letto aggiuntivi, con buona parte dei costi rappresentati dal personale supplementare, che si è già dimostrato il limite principale per il numero di pazienti accolti nei reparti di terapia intensiva nelle precedenti ondate.

Sostegno finanziario agli ospedali

Il governo ticinese ha anche deciso un finanziamento di 20 milioni di franchi per i costi supplementari sostenuti dagli ospedali nel 2020. I fondi servono a coprire le nuove assunzioni, gli straordinari e le ore supplementari sostenute dal personale per fare fronte alla pandemia, così come i costi del materiale di protezione, degli interventi per separare i pazienti Covid dagli altri e il vitto e alloggio del personale nel periodo in cui non poteva rientrare a domicilio.

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