Gli impianti di risalita svizzeri hanno sofferto la meteo estiva
Il tempo di quest'estate ha spinto molte persone a rinunciare a gite in montagna.
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Complice il tempo spesso sfavorevole, la stagione estiva di quest'anno è stata sensibilmente inferiore a quella del 2023 per gli impianti di risalita elvetici.
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Keystone-ATS
Stando ai dati diffusi venerdì dall’associazione di categoria Funivie svizzere (FS), a livello nazionale fra maggio e ottobre gli ingressi sono stati inferiori del 7% rispetto a quelli dello stesso periodo del 2023, che era peraltro stato molto buono. Nel confronto con la media degli ultimi cinque anni si registra invece una progressione del 5%: un dato che va comunque in parte relativizzato tenendo conto dei due anni di pandemia.
I singoli mesi hanno mostrato andamenti assai disparati: maggio (+3%) e agosto (+10%) si sono rivelati in crescita, luglio (-1%) ha mostrato scarse variazioni, mentre giugno (-13%), settembre (-20%) e ottobre (-24%) hanno sofferto per il tempo piovoso in larghe zone del paese.
Forte diminuzione nei Grigioni
Anche le differenze regionali sono importanti. Nel confronto con il 2023 i Grigioni segnano -18% e la Svizzera orientale -16%; più ridotto è stato lo scarto osservato nella Svizzera centrale (-8%), in Vallese (-6%) e nell’Oberland bernese (-6%). Le Alpi vodesi e friburghesi marciano perfettamente sul posto, mentre il Ticino mette a referto una lieve progressione (+2%).
Ampliando lo sguardo a un confronto con la media degli ultimi cinque anni spiccano il +25% della Svizzera centrale e il +12% dell’Oberland bernese, con il ritorno in forze degli ospiti stranieri. Complice il rinnovato interesse degli svizzeri per le vacanze all’estero i Grigioni subiscono invece una contrazione del 19%. Da parte sua il Ticino (+8%) si muove a livelli superiori alla media nazionale, mentre il Vallese non fa segnare variazioni.
“L’estate ha dimostrato quanto il settore delle funivie dipenda dalle condizioni meteorologiche”, afferma il direttore di FS Berno Stoffel, citato in un comunicato. “Allo stesso tempo, possiamo notare che quando il tempo era bello alla fine di ottobre alcune funivie hanno prolungato la stagione fino al primo fine settimana di novembre. Questa flessibilità giocherà un ruolo sempre più importante in futuro: un approccio coordinato da parte degli società di gestione degli impianti e delle imprese di ristorazione è fondamentale”, conclude l’esperto.
Funivie svizzere conta circa 350 membri di ogni regione del paese, tra cui tutte le grandi e medie imprese del ramo, ma anche molte più piccole. L’associazione rappresenta gli interessi dei suoi membri e ne promuove la cooperazione. L’organizzazione ha sede a Berna e gestisce anche un centro di formazione a Meiringen, nell’Oberland bernese.
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