Lo slogan di quest'anno è "capire invece di condannare".
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Questo 22 maggio si tiene la giornata nazionale svizzera sui problemi legati all'alcool, con lo slogan "Capire invece di condannare".
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La Giornata nazionale sui problemi legati all’alcool, che si tiene questo 22 maggio, mira a sensibilizzare le persone sulle conseguenze negative della stigmatizzazione sociale per chi ha un consumo problematico di bevande alcooliche.
Lo slogan di quest’anno è “Capire invece di condannare”.
L’alcool, se assunto in dosi moderate, fa parte della nostra cultura, ma chi perde il controllo viene stigmatizzato, indica una nota odierna congiunta di Dipendenze Svizzera, Croce Blu e di altre organizzazioni del settore.
Il consumo di alcol viene considerato normale in molte situazioni, come le feste aziendali o familiari. A volte chi non beve deve giustificarsi. Nel contempo, però, la società non ha molta comprensione per le persone con problemi di alcool o alcoldipendenti e le stigmatizza. Può capitare che anche i professionisti attivi nelle istituzioni sociali o mediche critichino chi ha un problema legato al consumo di bevande alcoliche, viene sottolineato.
Per queste persone, che già soffrono per la loro dipendenza, venir giudicate negativamente o emarginate costituisce un onere supplementare, che grava anche sui loro familiari. Visto che molti li giudicano negativamente, spesso i diretti interessati si autostigmatizzano e hanno un’autostima bassa, il che può pregiudicare il decorso della loro malattia, viene ancora precisato.
In occasione della Giornata nazionale odierna i centri regionali specializzati in dipendenze organizzeranno diverse attività per attirare l’attenzione sulle loro offerte di prevenzione e sostegno. Secondo stime, in Svizzera tra le 250’000 e le 300’000 persone hanno un problema con il consumo di alcol, ha dichiarato un portavoce della Croce Blu all’agenzia Keystone-ATS. Inoltre, circa 100’000 bambini crescono in famiglie con problemi di dipendenza dall’alcool.
Secondo le ultime cifre dell’Ufficio federale di statistica (UST), il numero di persone che muoiono prematuramente a causa di questo fenomeno è di circa 1600 all’anno. Si tratta di circa tre uomini e una donna al giorno.
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