Gaza, agenzie ONU chiedono immediato cessate il fuoco
Sabato 21 ottobre 2023 a Khan Younis, nella Striscia di Gaza.
Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved
In un comunicato congiunto, le Nazioni Unite lanciano l'allarme sulla situazione della popolazione palestinese.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/tins con Keystone-ATS e Reuters
“La situazione umanitaria di Gaza era disperata prima delle ultime ostilità. Ora è catastrofica. Il mondo deve fare di più”. Lo si legge in un comunicato congiunto di cinque agenzie delle Nazioni Unite – per lo sviluppo internazionale (UNDP), per la salute sessuale e riproduttiva (UNFPA), per l’infanzia (UNICEF), per l’assistenza alimentare nelle emergenze (WPF) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
“Decine di migliaia di persone sono sfollate e non possono cucinare, né acquistare cibo in sicurezza”, scrivono le cinque agenzie. Chiedono un cessate il fuoco umanitario “immediato”, perché “gli ospedali sono sovraccarichi di vittime. La popolazione civile ha sempre più difficoltà ad accedere alle forniture alimentari essenziali” e bambini e bambine palestinesi “muoiono a un ritmo impressionante”. Sabato, il Governo palestinese ha comunicato che finora ne sono morti 1’756.
Gli aiuti umanitari
A margine della conferenza sul Medio Oriente di sabato al Cairo, il coordinatore per gli aiuti emergenziali umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha detto che sono diretti a Gaza quattro camion organizzati dall’OMS con materiale medico per persone ferite e che soffrano di malattie croniche. Oltre ai farmaci, ha detto, i camion dell’OMS conterrebbero ulteriori beni essenziali per decine di migliaia di persone in difficoltà. Sabato, inoltre, sarebbe atterrato in Egitto un velivolo ONU con tende di fortuna, scorte di acqua potabile e disinfettanti, strumenti per sale operatorie. La portavoce dell’OMS ha precisato che sono 170 i camion carichi e pronti a portare alla popolazione di Gaza gli auti umanitari – fermi al valico di Rafah. Nel corso della giornata di sabato, 20 sono stati autorizzati a varcare il confine con i Territori palestinesi.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.