È ufficiale: il tartufo bianco cresce a nord delle Alpi
Era stato trovato nel 2012 in un parco ginevrino, ma ora si ha la conferma scientifica: il prezioso tartufo bianco cresce anche a nord delle Alpi. Il riscaldamento climatico potrebbe essere la spiegazione, secondo l'Istituto federale svizzero di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (Wsl).
Nel 2012, il cane Giano aveva scoperto, in un parco della citta di Ginevra, sotto un faggio centenario, il primo tartufo bianco mai scovato a nord delle Alpi. Il prezzo di questo fungo del genere tuber può raggiungere i 10’000 franchi al chilo.
C’era chi aveva parlato di uno scherzo, ma i ricercatori hanno confermatoCollegamento esterno che il prezioso fungo cresce regolarmente nel parco ginevrino. Dal primo ritrovamento fino al 2018 sono stati trovati 15 tartufi bianchi della specie Tuber magnatum Pico che pesavano tra i 5 e i 50 grammi.
Diverse ipotesi
Gli scienziati ritengono che il fungo sia presente nelle radici del faggio in questione da parecchio tempo, ma che solo recentemente, a causa del riscaldamento climatico, si sono verificate le condizioni giuste per farlo fruttificare.
Le ipotesi su come sia potuto arrivare nel suolo della città di Calvino sono due. Il faggio potrebbe provenire dalle zone dove il tartufo bianco è diffuso, come il Piemonte, l’Umbria o i Balcani. Il tartufo sarebbe dunque stato presente fin dal principio nelle radici dell’albero.
Un’altra spiegazione è che a portarlo qui sia stato il cane Giano. Specializzato nella ricerca di tartufi, è spesso in “missione” in Italia e potrebbe aver trasportato le spore nel suo apparato digerente per poi deporle nel parco.
Una cosa sicura è che non è stato “seminato” artificialmente. Contrariamente ad altri tipi di tartufo, quello bianco non ha mai potuto essere coltivato.
Negli anni più caldi la produzione di tartufi diminuisce nelle zone originarie di questo fungo. È stato provato che il tartufo nero, meno pregiato, si stia davvero spostando più a nord, ma non si sa ancora se quello bianco sta subendo lo stesso fenomeno.
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