Niente carcere per la secondina innamorata
Angela Magdici, l’agente di custodia che aiutò un detenuto di cui si era innamorata a evadere dal penitenziario di Dietikon, non finirà in carcere. Per i fatti del febbraio 2016, l’ex secondina è stata condannata martedì a 15 mesi di detenzione con la condizionale.
La pena emessa dal Tribunale distrettuale di Dietikon, Zurigo è sospesa per due anni. La pubblica accusa aveva chiesto per Magdici 27 mesi di prigione di cui 7 da scontare, mentre l’avvocato difensore si è battuto per una riduzione a sei mesi sospesi.
La 33enne, cittadina svizzera, aveva conosciuto il 28enne siriano Hassan Kiko nel penitenziario in cui lavorava e nel quale l’uomo scontava quattro anni per stupro. Invaghitasi del detenuto, aprì la sua cella verso la mezzanotte dell’8 febbraio 2016 e fuggì con lui verso l’Italia.
Dopo una fuga durata due settimane, i Carabinieri arrestarono gli innamorati all’alba del 25 marzo in un appartamento a Romano di Lombardia, Bergamo.
Magdici è stata poi estradata verso la Svizzera a metà aprile e rimessa in libertà dopo due settimane, Kiko è tornato in prigione a metà maggio.
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