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Niente carcere per la secondina innamorata

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Questo contenuto è stato pubblicato il 24 gennaio 2017 minuti
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 24.01.2017)

Angela Magdici, l’agente di custodia che aiutò un detenuto di cui si era innamorata a evadere dal penitenziario di Dietikon, non finirà in carcere. Per i fatti del febbraio 2016, l’ex secondina è stata condannata martedì a 15 mesi di detenzione con la condizionale.

La pena emessa dal Tribunale distrettuale di Dietikon, Zurigo è sospesa per due anni. La pubblica accusa aveva chiesto per Magdici 27 mesi di prigione di cui 7 da scontare, mentre l’avvocato difensore si è battuto per una riduzione a sei mesi sospesi.

La 33enne, cittadina svizzera, aveva conosciuto il 28enne siriano Hassan Kiko nel penitenziario in cui lavorava e nel quale l’uomo scontava quattro anni per stupro. Invaghitasi del detenuto, aprì la sua cella verso la mezzanotte dell’8 febbraio 2016 e fuggì con lui verso l’Italia.

Dopo una fuga durata due settimane, i Carabinieri arrestarono gli innamorati all’alba del 25 marzo in un appartamento a Romano di Lombardia, Bergamo.

Magdici è stata poi estradata verso la Svizzera a metà aprile e rimessa in libertà dopo due settimane, Kiko è tornato in prigione a metà maggio.

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