L'allarme dovuto al rilascio di cloruro di acetile, lanciato verso le 22 di ieri sera, è rientrato dopo circa sei ore di messa in sicurezza.
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tvsvizzera.it/MaMi/Keystone-ATS
Allarme rientrato a Schweizerhalle (nel Cantone Basilea Campagna) dopo che ieri sera si è verificata una fuga di sostanze chimiche dall’azienda agrochimica Cabb. Lo ha riferito a Keystone-ATS la polizia basilese.
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La fuga, verificatasi verso le 21 di ieri, ha provocato una nube tossica visibile a occhio nudo accompagnata da un odore nauseabondo. Per precauzione, le autorità hanno invitato la popolazione a chiudersi in casa. Dopo circa sei ore di intenso lavoro da parte dei servizi di emergenza è stato possibile revocare l’allarme.
Nessuno ha subito conseguenza
La sostanza rilasciata venerdì sera è cloruro di acetile. La quantità esatta non è ancora nota. Tuttavia, le misurazioni effettuate in varie località della regione non hanno rivelato livelli elevati in nessun momento, stando alla polizia.
Il sito AlertswissCollegamento esterno dell’Ufficio federale della protezione civile ha diramato l’allarme alle 22, consigliando alla popolazione di chiudere porte e finestre e di spegnere gli impianti di ventilazione e di condizionamento. A Keystone-ATS, la polizia ha dichiarato che l’allarme è stato lanciato per precauzione e che nessuno ha subito conseguenze.
“Il dispositivo di sicurezza è entrato in funzione correttamente”
L’azienda agrochimica Cabb, proprietaria dello stabilimento a Schweizerhalle, deplora l’accaduto e spiega di essere persuasa di disporre di un adeguato controllo dei rischi.
Il direttore dello stabilimento Uwe Müller, citato in una nota diramata oggi dalla società, afferma: “Abbiamo un dispositivo completo di gestione della sicurezza e delle operazioni che entra in funzione immediatamente in caso di incidente. È stato così anche in questo caso. È un dato di fatto: nella produzione chimica lavoriamo con sostanze e prodotti di diverse classi di pericolo. Siamo sempre consapevoli di questi pericoli e li teniamo sotto controllo”.
I precedenti di Cabb
Cabb negli scorsi anni è però stata teatro di ripetuti incidenti. Nel maggio 2021, sei persone sono rimaste ferite in seguito a una fuoriuscita di sostanze chimiche e nel 2014 una panne ha causato un decesso.
A seguito di ripetuti episodi, il direttore e un quadro dello stabilimento avevano lasciato l’azienda nel 2016. Nonostante rinnovati controlli di sicurezza decisi allora, gli incidenti sono proseguiti.
Nel 2022, Cabb, che ha un organico di circa 1’200 dipendenti, ha realizzato un fatturato di oltre 755 milioni di euro (738 milioni di franchi al cambio attuale).
Il precedente più importante
Negli ultimi anni si sono verificate diverse fughe di sostanze chimiche in Svizzera. Il più grande disastro si è verificato nel 1986, quando un incendio distrusse un deposito dell’azienda chimica Sandoz. Le sostanze chimiche finite nel Reno uccisero migliaia di pesci.
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