Il franco svizzero sarà una moneta forte pure nel 2025
Il franco svizzero è considerato un porto sicuro fra le valute mondiali.
Keystone-SDA
Per la gioia dei confederati e delle confederate che desiderano viaggiare all'estero, il franco dovrebbe continuare a essere ricercato anche l'anno prossimo a fronte dell'incertezza politica.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Le persone in Svizzera dovrebbero continuare a beneficiare di tassi di cambio vantaggiosi per i viaggi e gli acquisti all’estero.
Gli esperti si aspettano stabilità in relazione al corso della valuta elvetica, cosa che può stupire visto che nel 2024 vi sono stati movimenti anche importanti, rispetto a dollaro ed euro: stamani i rispettivi corsi sono di 0,90 franchi (dollaro) e 0,94 franchi (euro). Complice il periodo di festività oggi la giornata si presenta peraltro tranquilla, con bassi livelli di attività sul mercato. Ma gli operatori si preparano ai prossimi mesi.
Nel 2025, la valuta svizzera dovrebbe essere richiesta anche per le sue qualità di bene rifugio, spiega Thomas Heller, capo-economista di Frankfurter Bankgesellschaft. Nei confronti dell’euro vi potrebbe però essere un indebolimento nel caso di una tregua nella guerra in Ucraina o di una situazione politica più chiara in Francia e Germania.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Franco forte, contromisure e polemiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ore supplementari non retribuite per compensare il franco forte? I sindacati contrari alle proposte avanzate da alcune aziende della Svizzera italiana.
La Banca cantonale di Argovia ritiene che la debolezza economica dell’Eurozona, in particolare delle potenze economiche di Germania e Francia, dovrebbe indurre la Banca centrale europea (Bce) ad adottare una politica monetaria più accomodante. “Dal punto di vista dei rendimenti, ciò è negativo per l’euro”, sottolineano gli specialisti.
Tobias Knoblich, esperto di valute presso Raiffeisen Svizzera, ipotizza un corso di 0,92 franchi per l’euro su un orizzonte di 12 mesi. Questo tasso di cambio favorevole per i consumatori elvetici dovrebbe continuare a incoraggiare il turismo dello shopping, malgrado l’abbassamento da 300 a 150 franchi della franchigia per le dichiarazioni in dogana. I prezzi più bassi di beni e servizi nei paesi vicini continueranno a incoraggiare gli svizzeri a fare acquisti e vacanze all’estero.
La situazione è un po’ diversa per quanto riguarda il dollaro. I piani del futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump – in particolare l’imposizione di dazi ai partner commerciali e l’espulsione di immigrati clandestini – avranno probabilmente un effetto inflazionistico. Per questo motivo è improbabile che la Federal Reserve abbassi troppo i suoi tassi di riferimento: questo sostiene il dollaro e gli investimenti in questa valuta rimangono più redditizi, argomenta Knoblich. A ciò si aggiunge il fatto che l’economia statunitense è ancora relativamente solida, rispetto a quella europea, che sta iniziando a rallentare, aggiunge Heller.
Secondo Knoblich nel breve periodo il biglietto verde potrebbe scendere verso quota 0,91 franchi, ma sul medio periodo il corso di 0,88 va considerato equo. Concretamente quindi stando all’esperto di Raiffeisen i turisti svizzeri farebbero bene ad aspettare un po’ prima di prenotare la loro prossima vacanza negli Stati Uniti.
Spogliatoi scolastici, zona a rischio di vergogna e bullismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli spogliatoi degli impianti sportivi scolastici stanno diventando un punto caldo per bullismo, litigi e riprese non autorizzate con i cellulari: lo scrive oggi la NZZ am Sonntag (NZZaS), che al tema dedica un ampio approfondimento.
Blatten, 17 milioni di franchi raccolti dalla Catena della solidarietà
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli svizzeri corrono in aiuto di Blatten, il comune vallesano distrutto da una frana caduta il 28 maggio: la Catena della solidarietà ha raccolto 17 milioni di franchi, stando alle informazioni disponibili sino a ieri pomeriggio.
Grigioni, 100 anni fa veniva tolto il divieto di circolazione per le auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dal 1900 al 1925 nel Canton Grigioni vigeva un divieto di circolazione per le macchine. Ci vollero ben nove votazioni per cambiare le norme e allinearsi al resto della Svizzera. L'ultima ebbe luogo il 21 giugno 1925.
Il Governo svizzero approva il nuovo pacchetto di accordi con l’UE
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha dato il via libera venerdì agli accordi Svizzera-UE volti a stabilizzare e sviluppare le relazioni con Bruxelles. La procedura di consultazione è aperta fino al 31 ottobre.
Basta con il greenwashing, i fondi sostenibili devono essere davvero tali
Questo contenuto è stato pubblicato al
I fondi che si definiscono sostenibili devono mantenere ciò che promettono: lo sostiene il direttore della Finma Stefan Walter, che si rammarica del fatto che oggi non sia sempre così.
A Blatten si vuole ricostruire entro tre-cinque anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il villaggio vallesano di Blatten, travolto da una frana il 28 maggio scorso, sarà ricostruito entro tre-cinque anni. Le autorità hanno presentato il programma provvisorio per la ricostruzione.
Dopo il fumo degli incendi canadesi, sui cieli svizzeri la polvere del Sahara
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre al fumo degli incendi boschivi in Canada, da ieri sera sono arrivate in Svizzera anche le polveri sottili provenienti dal Sahara. La visibilità è quindi ridotta, ha dichiarato MeteoSvizzera su X.
In Svizzera all’orizzone si profilano di nuovo tassi negativi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Erano stati introdotti per la prima volta nel 2015, per evitare il rafforzamento del franco e rischi di deflazione: un analogo scenario potrebbe portare presto a un ritorno dei tassi d'interesse negativi.
Arresti e incidenti a Zurigo durante una manifestazione per la Palestina
Questo contenuto è stato pubblicato al
In una manifestazione non autorizzata pro Palestina ieri sera a Zurigo si sono verificati incidenti. La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e cannoni ad acqua. Gli agenti sono stati aggrediti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Franco forte, contromisure e polemiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ore supplementari non retribuite per compensare il franco forte? I sindacati contrari alle proposte avanzate da alcune aziende della Svizzera italiana.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La situazione economica in Svizzera è stata al centro, mercoledì, di un dibattito urgente al Consiglio nazionale. Una situazione tuttora condizionata dalla forza del franco e dalla soppressione di molti posti di lavoro soprattutto nell’industria d’esportazione. Nella discussione, sono emerse una volta ancora posizioni inconciliabili tra destra e sinistra. Non passa quasi giorno senza che…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il franco forte penalizza anche l’industria svizzera delle armi, che ha particolarmente sofferto nel 2015. L’export di materiale bellico è diminuito di oltre il 20% rispetto all’anno precedente, nonostante la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) abbia rilasciato alle aziende del settore molte più autorizzazioni a equipaggiare una settantina di eserciti stranieri. Un simbolo dell’industria bellica…
Crollo delle borse, a chi giova e chi nuoce il franco forte in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
I timori di una recessione negli Stati Uniti, il conflitto in Medio Oriente e il crollo delle borse mondiali di lunedì, hanno spinto gli investitori a cercare riparo nei beni rifugio. Fra questi, il franco svizzero che si è fortemente rafforzato sulle principali valute. La sua forza potrebbe però danneggiare l’industria elvetica d’esportazione.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.