La banca provata Darier Hentsch und Cie a Ginevra.
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Le banche private svizzere, grazie soprattutto a quelle più piccole, hanno registrato una forte crescita nel 2023 grazie a un aumento dei loro redditi da interessi. A lungo termine si stima però che 20 delle 90 banche private che conta oggi la Svizzera potrebbero scomparire.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Lo rileva uno studio pubblicato dalla società di consulenza KPMG nel quale viene sottolineato che a vedere crescere le loro entrate sono state in particolare le banche più piccole.
Nel 2023, i ricavi delle banche private svizzere sono aumentati del 3% rispetto all’anno precedente, attestandosi a più di 20,5 miliardi di franchi. Lo studio è stato condotto su 73 istituti bancari privati elvetici. La crescita dei proventi è dovuta in particolare all’aumento dei redditi da interessi, che sono progrediti del 26,5% rispetto all’anno precedente.
L’anno scorso i redditi da interessi hanno stimolato la redditività, soprattutto delle piccole banche private. I loro ricavi sono aumentati del 20% e l’utile lordo di due terzi, attestandosi a 528 milioni di franchi. Anche gli istituti di medie dimensioni ne hanno beneficiato, con un aumento del fatturato del 10%. Il loro utile lordo è aumentato del 27%, a 817 milioni di franchi.
Lo stesso non è avvenuto per le grandi banche. A causa del calo delle operazioni su commissione, i loro ricavi totali hanno stagnato. In ultima analisi il loro utile lordo è sceso dell’8% a 4,4 miliardi di franchi.
I patrimoni gestiti salgono a 3’000 miliardi di franchi
I patrimoni gestiti dalle banche private in Svizzera sono leggermente cresciuti nel 2023, raggiungendo circa 3’000 miliardi di franchi. Il motivo principale è un afflusso netto di nuovi capitali di 67 miliardi. I grandi istituti finanziari hanno registrato una crescita di nuovi fondi del 2,8%, quelli di medie dimensioni dell’1,8% e i piccoli dell’1,4%.
Nel 2023, a parte l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, non ci sono state acquisizioni o fusioni nel settore di banche private. L’eccezione è stata la vendita della filiale italiana di Julius Bär, Kairos, all’italiana Anima Holding. Con l’appiattimento dell’ondata dei tassi di interesse, gli esperti di KPMG ritengono che la pressione per il consolidamento aumenterà ulteriormente.
È probabile, tuttavia, che la situazione cambi di nuovo: quest’anno nell’Unione Europea si sono verificate alcune acquisizioni di banche private. A lungo termine si stima che 20 delle 90 banche private che conta oggi la Svizzera potrebbero scomparire.
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