Il Politecnico di Zurigo nega a Mileva Maric la laurea postuma
"Mileva Maric merita una laurea postuma. Sarebbe un segnale che le cose sono davvero cambiate e che oggi le donne possono realizzare tutti i loro sogni, anche in ambito scientifico". Così la fisica e divulgatrice scientifica Gabriella Greison che ha chiesto al Politecnico di Zurigo, per ora senza successo, la laurea postuma per Mileva Maric.
La nostra storia inizia a Schio, in provincia di Vicenza, a inizio 2019. Gabriella GreisonCollegamento esterno, laureata in fisica, oggi divulgatrice scientifica, scrittrice, attrice e sceneggiatrice, presenta a dei liceali il suo monologo “Einstein e io”. Al termine della rappresentazione, una ragazza invita Gabriella Greison a chiedere al Politecnico di Zurigo Collegamento esternouna laurea postuma per Mileva Maric e aggiunge: “Perché non è giusto che le cose siano andate così, e comunque ora possiamo rimediare. Noi non ne possiamo più di sentire storie di donne che finiscono male”.
La risposta del Politecnico di Zurigo
Abbiamo discusso la sua proposta di conferire a Mileva Maric una laurea postuma ad honorem. Ma Mileva Maric purtroppo non ha superato l’esame al suo secondo ed ultimo tentativo, e quindi secondo le regole in vigore all’epoca, doveva lasciare la scuola. In seguito, non ha lavorato nel suo campo di studi. Crediamo che il successo intellettuale di Mileva Maric debba essere apprezzato nel contesto scientifico e sociale del suo tempo, dalla comunità scientifica e dagli storici scientifici. Noi attualmente abbiamo una sola procedura per attribuire dottorati postumi: la procedura prevede che tutta la commissione scientifica sia d’accordo, non uno escluso, che passi al vaglio di un’altra commissione giudicante esterna, e che poi la persona venga alla cerimonia annuale per ritirare il diploma: capisce quindi che non è possibile farlo.
Un passo indietro nel tempo
Mileva Maric oggi è ricordata per essere stata la prima moglie di Albert Einstein. La moglie appunto. Ma Mileva Maric è stata soprattutto la prima studentessa del Politecnico di Zurigo in matematica e fisica e la quinta donna in assoluta ammessa all’ateneo zurighese.
Nell’estate del 1896 Mileva Maric supera l’esame di ammissione al Politecnico federale di Zurigo e si iscrive al dipartimento di matematica e fisica. Sono solo in cinque, tra cui il futuro marito Albert Einstein.
Conclude con successo il suo primo anno accademico. Decide di trascorrere un semestre all’Università di Heidelberg, ma solo in qualità di “uditrice”. All’epoca, le discipline scientifiche erano considerate “adatte” solo agli uomini e non alle donne. Mileva Maric decide dunque di fermarsi in Germania solo per un semestre. Poi torna a Zurigo.
Gli studi continuano senza intoppi. Mileva Maric supera brillantemente la prova di accertamento preliminare obbligatoria del terzo anno prima di sostenere gli esami finali. Esami finali che boccia la prima volta, Il fallimento non la fa desistere e decide di ripetere la prova l’anno successivo. Ma anche il secondo tentativo fa a vuoto. Mileva, in evidente stato di gravidanza, è giudicata negativamente dalla commissione esaminatrice, composta prevalentemente da uomini pieni di pregiudizi nei confronti delle studentesse.
La moglie di Albert Einstein
Mileva Maric deve abbandonare gli studi al Politecnico. Alcuni anni dopo, il 6 gennaio 1903 si sposa con Albert Einstein. I due vivono a Berna dove Einstein lavora all’Ufficio brevetti. Con lui Mileva Maric ha altri due figli (Hans Albert e Eduard).
Einstein diventa sempre più popolare nel mondo scientifico. Nuovi incarichi portano la famiglia dapprima a Praga, poi ancora a Zurigo e infine a Berlino. Già nel 1914 i rapporti tra i due peggiorano (anche dovuto alla relazione di Albert con Elsa Löwenthal). A metà 1918 i coniugi Einstein divorziano.
Nel 1933 Albert consegna il passaporto tedesco e se ne va negli Stati Uniti. Mileva resta a Zurigo nella casa acquistata dall’ex marito con i soldi del premio Nobel (1921). Nel maggio del 1948 Mileva Maric viene colpita da un ictus e muore il 4 agosto 1948 a Zurigo, all’età di 73 anni.
Una laurea postuma
Torniamo ai giorni nostri. Gabriella Greison spinta dalla studentessa di Schio, presenta effettivamente al Politecnico di Zurigo una domanda per la laurea postuma a Mileva Maric. Non per meriti scientifici (a Gabriella Greison poco importa se davvero Mileva Maric abbia o no aiutato Einstein nella stesura della teoria della relatività, come alcuni vorrebbero suggerire). Il motivo è un altro.
Intanto l’iniziativa non passa inosservata. Come la stessa Greison scrive sul quotidiano La Repubblica (per cui collabora): “Iniziano ad arrivare appoggi e sostegno dai media internazionali. Con la conferma che Mileva Maric rappresenta realmente, per tutti, il simbolo maximo dell’ingiustizia vissuta dalle donne del XX secolo e indietro. Alle donne di quei tempi non era permesso frequentare la maggior parte delle facoltà scientifiche, e se glielo permettevano potevano seguire le lezioni solo come uditrici, non potevano fare esami”.
Risposta negativa
La nostra storia ha un nuovo sussulto a fine ottobre quando il Politecnico di Zurigo risponde a Gabriella Greison. La scienziata-scrittrice ne riferisce sul quotidiano romano: “Dicono che hanno preso seriamente in considerazione l’idea di attribuire la laurea postuma a Mileva, per questo ci hanno messo diverso tempo per riunirsi, hanno selezionato esperti di fisica e i più grandi conoscitori di Einstein, e sono arrivati alla conclusione che non essendoci articoli o paper che dimostrano che Mileva aveva i requisiti per laurearsi non possono darle la laurea postuma”.
Fine della storia?
Gabriella Greison non si scoraggia. Spera che l’istituto elvetico possa ritornare sui propri passi e rivedere la decisione.. “Secondo me – conclude Gabriella Greison – il gesto simbolico avrebbe chiuso la questione, e dato speranza alle nuove generazioni, alle ragazze che oggi vorrebbero studiare fisica. La musica, il cinema, le arti ci stanno dicendo altro. Mentre la scienza europea è ancora ferma ad oltre un secolo fa. Eppure, ci voleva davvero poco”.
Nella risposta, il Politecnico scrive che “Proviamo sympathy (compassione) per Mileva, ma ha avuto il peggior marito che una donna possa avere. Einstein ha ostacolato il percorso di Mileva nella scienza”.
Sentiamo allora Gabriella Greison proprio su quest’ultima parte della risposta del Politecnico di Zurigo. Una donna, la Greison, che ha studiato fisica perché “innamorata” di Albert Einstein:
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