Fino alla fine dell’anno, la Svizzera si nutrirà solo di cibo importato
Keystone / Christian Beutler
L'agricoltura elvetica produce solo il 52% degli alimenti consumati dalla popolazione ed è quindi come se, da domani, ci si dovesse basare solo sulle derrate di importazione: scatta cioè il "Food Overshoot Day".
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Keystone-ATS
Oggi per la Svizzera è il “Food Overshoot Day”, ciò significa che da un punto di vista statistico termina l’auto approvvigionamento della Confederazione. L’agricoltura elvetica produce infatti solo il 52% delle derrate alimentari di cui ha bisogno la popolazione, per cui “da domani sino alla fine del 2024 la Svizzera si nutrirà solo di importazioni”, scrive l’Unione svizzera dei contadini (USC).
Il cosiddetto “tasso di auto approvvigionamento lordo” non ha cessato di diminuire negli ultimi anni, continua l’USC. Sino alla fine dell’anno, la popolazione elvetica dipenderà dall’importazione di prodotti alimentari e quindi dall’estero. La Svizzera fa dunque parte dei maggiori importatori netti al mondo, afferma l’USC.
Vicini più autosufficienti
L’associazione di categoria degli agricoltori fa un paragone con la Germania, che con un tasso di autosufficienza dell’88% potrebbe accontentarsi dei prodotti indigeni fino al 1° novembre. La Francia, invece, produce cibo a sufficienza per soddisfare il fabbisogno della popolazione.
Tuttavia, scrive l’USC, la produzione alimentare ha un impatto ecologico all’estero maggiore che in Svizzera. Secondo un rapporto dell’Ufficio federale dell’ambiente, il 75% dell’impronta ecologica associata al consumo in Svizzera è generata all’estero.
“Meno produciamo da noi e più importiamo, maggiore è il nostro impatto sul pianeta”, insiste l’associazione. “Proteggere le nostre aree di produzione e dell’agricoltura indigena è quindi importante non solo per la sicurezza alimentare, ma anche per ragioni ambientali globali”.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.