UBS avrebbe legami delicati con società militari cinesi sottoposte a sanzioni americane.
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Keystone-ATS
A sostenerlo, in un articolo pubblicato lunedì sera sul proprio sito web, è il quotidiano economico “Finanz und Wirtschaft”. La banca ha indicato da parte sua che si attiene alle normative.
Stando alla fonte, il leader bancario svizzero sta investendo circa un miliardo di dollari nel produttore di jet da combattimento Avic Xi’an e nel fornitore di telecamere di sorveglianza Hikvision attraverso due joint venture con imprese statali cinesi. Le due società sono inserite nell’elenco delle sanzioni degli Usa dal 2021.
Le filiali di UBS hanno venduto tutte le azioni delle aziende in questione dopo l’annuncio delle sanzioni. Tuttavia, le joint venture hanno successivamente effettuato acquisti “massicci”. Questo ha esposto la grande banca elvetica al rischio di ritorsioni da parte statunitense, si legge sul portale del media svizzerotedesco.
Dal punto di vista di UBS, tali investimenti non rappresentano però un problema. “In base alle leggi americane in vigore, questi titoli possono continuare a essere negoziati sui mercati finanziari al di fuori degli Stati Uniti, compresa la Cina, a condizione che non siano coinvolte persone statunitensi come acquirenti o venditori”, ha dichiarato un portavoce dell’istituto all’agenzia finanziaria AWP.
Le decisioni di investimento indipendenti delle joint venture del Dragone per i loro clienti cinesi non violano le sanzioni statunitensi, né direttamente né indirettamente, aggiunge la banca. Le normative americane che vietano ai connazionali di acquistare titoli quotati di alcune società del Paese asiatico sono dunque rispettate, conclude UBS nella sua presa di posizione.
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