La televisione svizzera per l’Italia

Finì contro un muro con il bus uccidendo due persone, due anni sospesi per l’autista

bus distrutto nell'incidente
Il veicolo circolava a 60 km/h in condizioni che permettevano un massimo di 30 km/h, secondo la corte. Keystone / Walter Bieri

L'autista italiano responsabile dell'incidente nel quale persero la vita due persone il 16 dicembre 2018 a Zurigo è stato condannato a due anni di carcere sospesi per omicidio colposo plurimo.

Il Tribunale distrettuale di Zurigo ha condannato mercoledì a due anni di prigione, sospesi con la condizionale, per omicidio colposo plurimo il conducente del pullman protagonista del grave incidente che aveva causato due morti e oltre 40 feriti nei pressi della città sulla Limmat nel dicembre 2018. L’imputato, un cittadino italiano, non era presente al processo avendo ricevuto una dispensa per motivi psichici.

La pena detentiva è in linea con la richiesta della procura, mentre la difesa spingeva per una semplice multa. L’uomo è stato condannato anche per lesioni personali colpose plurime e gravi infrazioni del codice stradale. La sentenza può essere contestata in appello.

Secondo il Ministero pubblico, il 63enne procedeva troppo velocemente sulla carreggiata innevata e ghiacciata, malgrado fosse a conoscenza delle cattive condizioni meteorologiche. Il giudice ha confermato che l’uomo avrebbe dovuto regolarsi di conseguenza, anche considerando la sua esperienza e il fatto che aveva già percorso quella strada più volte nei mesi precedenti.

Grave incidente

Il sinistro si è verificato il 16 dicembre del 2018, verso le 4.15 del mattino, sull’autostrada A3, a sud di Zurigo. Il mezzo, che apparteneva a una società italiana subappaltatrice dell’impresa di trasporti Flixbus, proveniva da Genova ed era diretto in Germania.

Il veicolo, che aveva al suo bordo 51 persone, aveva sbandato e si era schiantato contro un muro. A causa del violento impatto la parte anteriore del bus è andata distrutta. Due le vittime: uno degli autisti, deceduto 15 giorni dopo l’incidente, e una passeggera 37enne residente nella provincia di Como, finita nel fiume Sihl dopo un volo di 10 metri.

Velocità eccessiva

“È assurdo che un professionista guidasse in quel modo”, ha detto il procuratore in aula. Il pullman viaggiava a 68 km/h su un tratto con limite di 60 km/h ma nel quale, considerando il maltempo, non si sarebbero dovuti superare i 30 km/h. Stando alla ricostruzione, l’autista, dopo un’iniziale frenata, ha peraltro brevemente riaccelerato prima di tentare disperatamente di fermarsi, un dettaglio purtroppo decisivo secondo l’inchiesta.

Nel corso degli interrogatori, il diretto interessato, a sua volta rimasto ferito nella collisione, aveva invece puntato il dito contro la pessima visibilità e il suo datore di lavoro, che poteva licenziare gli impiegati in caso di mancata puntualità. È tuttavia emerso come dalla sede centrale avessero fatto sapere che, vista la meteo avversa, sarebbero stati accettati eventuali ritardi.

La difesa ha dal canto suo cercato di limitare la condanna a una sanzione pecuniaria, sottolineando che l’autista non può essere ritenuto responsabile dei morti e dei feriti. La caduta della passeggera nel fiume, ha sottolineato l’avvocata, è incompatibile con la dinamica dell’incidente: “È impossibile che sia stata scaraventata fuori dall’impatto”, ha fatto notare, parlando di incompatibilità di ferite e danni ai finestrini con questa presunta dinamica.

L’altro autista appariva invece in via di guarigione durante il ricovero. Non è possibile dimostrare che la sua morte sia direttamente collegata all’incidente, ha detto l’avvocata, evidenziando che aveva problemi di salute preesistenti. Infine, tutte le persone ferite che hanno sporto denuncia non indossavano le cinture di sicurezza. I giudici però non hanno seguito queste argomentazioni.

Attualità

Karin Keller-Sutter

Altri sviluppi

“La Svizzera si trova sotto pressione tra UE e USA”

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera, stretta tra UE e USA, si trova "in una fase critica" riguardo alla tassazione delle imprese, ha dichiarato giovedì al WEF di Davos Karin Keller-Sutter. Bruxelles continua a esercitare "pressioni finanziarie" su Berna mentre Washington non sta alle regole.

Di più “La Svizzera si trova sotto pressione tra UE e USA”
parmelin e Pichai Naripthaphan firmano l'accordo

Altri sviluppi

Al WEF è stato firmato un accordo di libero scambio tra AELS e Thailandia

Questo contenuto è stato pubblicato al L'Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte anche la Svizzera, e la Thailandia hanno firmato oggi a Davos (GR) un accordo di libero scambio, a margine del Forum economico mondiale (WEF).

Di più Al WEF è stato firmato un accordo di libero scambio tra AELS e Thailandia
ospedale

Altri sviluppi

Negli ospedali svizzeri ci sono gravi lacune nella sicurezza dei sistemi d’informazione clinica

Questo contenuto è stato pubblicato al I sistemi d'informazione clinica (SIC) di diversi ospedali svizzeri presentano gravi lacune nella sicurezza. In tre dei sistemi analizzati dall'Istituto nazionale di test per la cibersicurezza (NTC) sono state individuate più di 40 vulnerabilità da moderate a gravi.

Di più Negli ospedali svizzeri ci sono gravi lacune nella sicurezza dei sistemi d’informazione clinica
sciatori

Altri sviluppi

Settimane bianche più care, case vacanza e impianti costano di più

Questo contenuto è stato pubblicato al Le settimane bianche si stanno facendo più care in Svizzera: i prezzi delle case di vacanza e degli impianti di risalita sono infatti aumentati fortemente, rivela un'analisi pubblicata oggi dal portale di confronti internet Comparis.

Di più Settimane bianche più care, case vacanza e impianti costano di più
Javier Milei

Altri sviluppi

Javier Milei al WEF: anche a Davos viene promossa la “sinistra agenda woke”

Questo contenuto è stato pubblicato al "Forum come questo sono stati protagonisti e promotori della sinistra agenda woke che sta facendo così tanti danni al mondo occidentale". Lo ha detto il presidente argentino Javier Milei nel suo intervento odierno al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR).

Di più Javier Milei al WEF: anche a Davos viene promossa la “sinistra agenda woke”
swica

Altri sviluppi

Swica taglia fino a 30 impieghi e riduce i costi amministrativi

Questo contenuto è stato pubblicato al Soppressione di impieghi presso Swica: l'assicuratore malattia e infortuni taglierà fino a un massimo di 30 impieghi a tempo pieno nell'ambito di una riorganizzazione delle sue strutture.

Di più Swica taglia fino a 30 impieghi e riduce i costi amministrativi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR