Fiducia nel Governo svizzero ai minimi storici

La popolazione elvetica non era mai stata così diffidente nei confronti del Consiglio federale, afferma il politologo Lukas Golder.
La situazione attuale è dovuta a una serie di svolte politiche, sostiene l’esperto dell’istituto gfs.bern in un’intervista pubblicata giovedì dai giornali del gruppo CH Media.
In particolare Golder mette in avanti il “sì” alla tredicesima revisione dell’AVS: “Da allora il Consiglio federale e il Parlamento non sono più riusciti a risalire nei sondaggi”. “Il Governo dà l’impressione di non percepire in modo sufficiente le preoccupazioni degli svizzeri”, prosegue il politologo, sottolineando che il voto sulla riforma della Legge sulla previdenza professionale ha aggravato la crisi di fiducia, così come gli errori nelle prospettive finanziarie dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti.
La crisi legata al covid-19 aveva fatto aumentare il sostegno della popolazione nell’operato dell’esecutivo. Dalla fine delle misure prese per lottare contro la pandemia tale sostegno si è però eroso, poiché gli interessi hanno cominciato a divergere, afferma Golder.
Da allora il Consiglio federale ha dovuto occuparsi del salvataggio del Credit Suisse, la situazione mondiale è diventata più incerta e il tema della migrazione ha acquisito maggiore importanza, sottolinea Golder. Gli svizzeri e le svizzere sono preoccupati anche per le assicurazioni sociali e le misure di risparmio annunciate dal governo non sono di certo popolari. Insomma, se in passato lo scetticismo nei confronti dell’esecutivo giungeva principalmente dalla destra dello scacchiere politico, oggi è fortemente radicato anche a sinistra.

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